L’apartheid di genere

Amnesty International chiede che l’apartheid di genere sia riconosciuto come crimine di diritto internazionale

 

Amnesty International ha chiesto che «l’apartheid di genere» sia riconosciuto come crimine di diritto internazionale, per far intensificare gli sforzi e il contrasto ai regimi di oppressione e dominazione, istituzionale e sistematica, per motivi di genere.

 

«La comunità internazionale non sta riconoscendo, ammettendo e affrontando adeguatamente la dominazione e l’oppressione istituzionali e sistematiche contro le donne, le ragazze e le persone Lgbtqia+. Chiediamo che l’apartheid di genere sia riconosciuto come crimine di diritto internazionale per colmare il vuoto nell’attuale sistema giuridico globale. Nessuno dovrebbe permettersi di violare, segregare, ridurre al silenzio o escludere persone a causa del loro genere», ha dichiarato Agnés Callamard, segretaria generale di Amnesty International.

 

Invece, «generazioni di donne e ragazze in tutto il mondo sono state sottoposte a violenza, dominazione e oppressione di natura istituzionalizzata e sistematica. Numeri incalcolabili di persone sono state uccise, molte di più private della loro dignità, libertà e uguaglianza nella vita quotidiana. È davvero vergognoso che il mondo, finora, non abbia riconosciuto che la sistematica oppressione e dominazione per motivi di genere è un crimine di diritto internazionale e non abbia reagito in modo appropriato alla sua gravità – ha aggiunto Callamard –. Ci uniamo alle richieste delle coraggiose pioniere, come le donne dell’Afghanistan, dell’Iran e di altri stati, che guidano la Campagna affinché l’apartheid di genere sia riconosciuto nel diritto internazionale», ha concluso Callamard.

 

Il concetto di apartheid per motivi di genere è emerso «in Afghanistan da attiviste per i diritti umani e femministe quando, negli anni Novanta, i talebani sottomisero le donne e le ragazze e ne attaccarono sistematicamente i diritti. È diventato ancora più utilizzato quando, nel 2021, i talebani hanno ripreso il controllo del paese», ricorda Amnesty.

 

La campagna internazionale per il riconoscimento dell’apartheid di genere come crimine di diritto internazionale ha ottenuto ampio sostegno da attiviste femministe a livello globale, comprese quattro Nobel per la pace.