Il patto tra Dio e l’umanità
Un giorno una parola – commento a Efesini 4, 16
Il Signore ha detto: «Io mi volgerò verso di voi, vi renderò fecondi e vi moltiplicherò e manterrò il mio patto con voi»
Levitico 26, 9
Da Cristo tutto il corpo trae il proprio sviluppo per edificare se stesso nell’amore
Efesini 4, 16
Nella benedizione di Levitico e nell’immagine del corpo in Efesini emerge una realtà di riconciliazione e di amore. Il patto tra Dio e l’umanità è una sorgente di vita e di bene.
In Cristo è fondata la ragione d’essere della chiesa che per mezzo dello Spirito Santo cresce nella fede e nell’amore.
Il Signore ha promesso di volgere il suo volto su di noi e di approfondire la nostra comprensione della vocazione ricevuta. Le donne e gli uomini chiamati alla fede costituiscono la chiesa, si tratta di persone inserite in un corpo spirituale visibile, che vive nella storia fra altre donne e uomini.
Ogni generazione risponde direttamente al Signore della propria azione nel mondo.
Il patto tra noi e Dio è suggellato dall’evento meraviglioso e irripetibile di Cristo morto e risorto.
Ricevere e accogliere una vocazione significano avere avuto accesso al grandioso progetto di Dio per ogni creatura. Noi siamo fragili e timorosi, perché le difficoltà che incontriamo nella nostra esistenza possono travolgerci. Abbiamo dentro di noi l’esperienza di antichi e laceranti fallimenti, il confronto con l’avversario che ci minaccia in sterminate maniere.
Eppure, il Signore ci ricorda che il suo patto non svanirà e il corpo della chiesa non sarà annientato,
perché tutto nasce dall’amorevole decisione di Dio in Cristo.
Il campo dell’annuncio dell’Evangelo, il nostro mondo, è vasto e contiene innumerevoli pericoli.
Possiamo essere piegati dalla disperazione per l’incontenibile sofferenza che ci circonda, tuttavia, l’amore di Dio e l’azione dello Spirito Santo ci sosterranno.
A volte vorremmo fuggire da questa realtà e rifugiarci nella nicchia di una religiosità lontana dai lamenti del mondo. La tentazione è comprensibile e la preghiera “non ci esporre alla tentazione” ci aiuta a resistere. Amen.