Festival di Cannes, nominata la Giuria Ecumenica

Dal 1974 la giuria ecumenica premia opere a sfondo sociale, etico, ambientale

 

Un anno fa fu “Perfect Days” di Wim Wenders a venir premiato dalla Giuria Ecumenica del Festival di Cannes.

A chi toccherà quest’anno nel prestigioso appuntamento dal 14 al 25 maggio?

 

Dal 1974, la Giuria Ecumenica è invitata dal Festival di Cannes ad assegnare un premio a un film partecipante al Concorso Ufficiale.

SIGNIS e INTERFILM, le due associazioni, cattolica e protestante, per la promozione del cinema, nominano una giuria ecumenica composta da sei membri, provenienti da culture e paesi diversi. Questi giurati, rinnovati ogni anno, sono competenti nel campo del cinema come giornalisti, critici, teologi, ricercatori, insegnanti… Sono membri di una delle Chiese cristiane e sono aperti al dialogo interreligioso. Si incontrano in varie occasioni durante il Festival, analizzano e commentano i film e deliberano in completa indipendenza.

 

La Giuria Ecumenica offre uno sguardo particolare ai film. Distingue opere con qualità sia artistiche che umane o spirituali che sondano la profondità dell’anima e la complessità del mondo, che mettono in risalto valori come la giustizia, la dignità dell’uomo, il rispetto dell’ambiente, la pace, la solidarietà, la riconciliazione.. .valori del Vangelo ampiamente condivisi in tutte le culture. Nelle sue scelte, la Giuria ecumenica dimostra una grande apertura verso la diversità culturale, sociale o religiosa.

 

Al termine del Festival, nel corso di una cerimonia ufficiale, la Giuria assegna il premio alla presenza degli ospiti, dei giornalisti e dei registi vincitori.

Dal 1974 la Giuria ecumenica ha assegnato 51 premi e 59 menzioni speciali.

 

La giuria sarà così composta: sarà presieduta da Julienne Munyaneza, professionista dei media e della comunicazione. Nata in Ruanda e ora residente nel Regno Unito, ha lavorato nel campo dello sviluppo internazionale, dei diritti dei bambini e della lotta alla povertà. Con lei Pierre-Alain Lods, ex cameraman cinematografico ora regista di cortometraggi e sceneggiatore, Magali Van Reeth, giornalista cinematografica di Signis, la teologa e giornalista tedesca Johanna Haberer, il teologo cattolico e specialista di cinema tedesco Alexander Bothe e Edgar Octavio Rubio Hernandez, ex capo della comunicazione di Signis.

 

A margine del Festival di Cannes, domenica 19 maggio, il culto del Festival avrà luogo al mattino nel tempio protestante della città. Sarà presieduto dalla pastora Anne-Laure Danet, responsabile del dipartimento per le relazioni con le Chiese cristiane della Federazione protestante di Francia (FPF). Sarà presente anche il delegato per l’ecumenismo per la regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Christian Barbery.

 

Lo stesso giorno, la giuria ecumenica salirà la famosa scalinata e percorrerà l’ambito tappeto rosso. Inoltre, il comunicato rivela l’organizzazione di una celebrazione ecumenica il 23 maggio alla presenza di Christian Krieger, presidente del FPF, anche lui al 7 di rue Notre Dame, indirizzo del tempio protestante di Cannes, a pochi passi dal Palais dei Festival.