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Leggere il cristianesimo a partire dal futuro

Il teologo Fulvio Ferrario intervistato dalla Radio svizzera italiana (Rsi) parla della «Teologia della speranza» a sessant’anni dal saggio di Jürgen Moltmann

 

60 anni fa, nel 1964, il teologo protestante tedesco Jürgen Moltmann, che lo scorso 8 aprile ha compiuto 98 anni, dava alle stampe il suo primo volume: «Teologia della Speranza».

 

Nell’arco della sua vita ha scritto molti altri libri, dando un contributo significativo alla riflessione teologica contemporanea.

 

«La sua prima pubblicazione – ricorda la giornalista Gaëlle Courtens nell’intervista al pastore e teologo valdese Fulvio Ferrario, andata in onda sulla Radio svizzera italiana (Rsi) – è oggi un “classico” della teologia impegnata, o teologia politica, frutto di un incontro con il filosofo neomarxista Ernst Bloch.

 

Moltmann si converte al protestantesimo giovanissimo, dopo il 1945, quando entra da soldato tedesco in un campo di prigionia. La sua esperienza durante la guerra segnerà anche il suo modo di “teologare” – prosegue Courtens – : il cristianesimo è allora un’energia per ripartire, laddove la speranza è una “categoria dello spirito” e non un ottimismo gratuito o semplice augurio della buona fortuna.

 

In che termini però, alla luce del momento storico che stiamo attraversando, questo libro va storicizzato?

 

L’audio dell’intervista al pastore valdese Fulvio Ferrario, docente di teologia sistematica alla Facoltà valdese di teologia di Roma e che definisce quel primo testo di Moltmann «un grido di battaglia per la trasformazione delle nostre società» è disponibile cliccando qui.