Usa. 75 leader cristiani firmano lettera contro razzismo e povertà

La dichiarazione rivolta alla Casa Bianca, al Congresso e alle chiese chiede maggiore impegno contro le discriminazioni che appaiono in aumento

 

Settantacinque rappresentanti di organizzazioni cristiane nazionali statunitensi hanno inviato una dichiarazione alla Casa Bianca, al Congresso e ai leader congregazionali delle varie chiese cristiane per chiedere maggiori azioni nell’ affrontare il razzismo e la povertà.

«Le persone di colore continuano a soffrire di problemi legati alla razza – alti tassi di morte durante il parto, ad esempio, e la paura della violenza armata e dei crimini d’odio durante la loro vita quotidiana», si legge nella dichiarazione intitolata “La chiamata di Dio all’azione contro il razzismo e la povertà nel 2024″. «Le questioni legate al razzismo sono ora oggetto di accesi dibattiti in tutto il Paese e molte persone di colore temono che il razzismo stia peggiorando».

 

I primi firmatari della dichiarazione includono i presidenti dell’Associazione nazionale degli evangelici e del Consiglio nazionale delle chiese cristiane (NccUsa), leader delle reti afroamericane e latine, e funzionari dell’ordine cattolico, dei gesuiti e dei quaccheri.
Uno dei passaggi chiave relativi alla povertà nella dichiarazione, è la richiesta dell’approvazione da parte del Congresso di un credito d’imposta ampliato per i bambini, che offra assistenza finanziaria ai genitori.

 

«È semplicemente un miracolo che la Camera abbia approvato questa norma, e ci siamo molto vicini
anche al Senato», ha detto il pastore David Beckmann. «Raggiungerebbe 16 milioni di bambini a basso reddito».

«Durante l’amministrazione Trump, c’era la sensazione che il razzismo fosse in ripresa e che la povertà stesse diminuendo», ha proseguito Beckmann. «Ora, sono passati anni, e il razzismo, secondo vari indicatori, sta peggiorando. E la povertà è in aumento a partire dal 2021».

 

La dichiarazione cita preoccupazioni per la decisione della Corte Suprema di vietare l’azione affermativa nelle ammissioni al college e la riduzione delle iniziative sul posto di lavoro che cercavano di promuovere l’equità razziale.
«C’è un momento, tra un problema e il caos totale, in cui le persone devono agire», ha affermato la pastora Barbara Williams-Skinner. «Crediamo che il silenzio sia consenso. E che è importante che i bianchi americani parlino apertamente».

 

La nuova dichiarazione è accompagnata da “Risorse educative contro il razzismo per le chiese locali”, un elenco di sette pagine di guide di studio, attività, video ed elenchi di letture che, secondo i leader, potrebbero «aiutare gli individui e i gruppi ad approfondire la loro comprensione dell’ingiustizia razziale e a impegnarsi nelle pratiche di guarigione e di completezza».