Accadde oggi, 10 aprile
10 aprile 1912, il Titanic salpa per il suo ultimo viaggio
Sono le ore 12 del 10 aprile quando il porto di Southampton, nel sud-est del Regno Unito, viene attraversato dall’imponente suono della sirena del transatlantico Titanic, a salutare gli accorsi al molo prima della partenza, desiderosi di ammirare quel miracolo dell’ingegneria navale, concepito nei cantieri navali di Sua Maestà.
Sul Titanic, sul mito della sua inaffondabilità e sulla tragica sorte dei 2223 passeggeri (1518 saranno le vittime) si è già detto, scritto e cantato di tutto.
A margine restano alcune note: la nave viene costruita a Belfast che in quei tempi ospitava il più grande cantiere navale al mondo, cantiere cui lavorano gomito a gomito cattolici e protestanti, al di là di ogni divisione che sempre ha caratterizzato quelle terre, in nome di un valore comune: quello del progresso, vero mito cui tendere, ancor più in quell’inizio di secolo. Da Belfast salperà il 2 aprile verso Southampton, punto di partenza della crociera. Non vi tornerà mai più. Cattolici e protestanti, divisi da rancori secolari, si ritrovano tutti insieme sul molo a salutare il varo della nave, accollandosi poi sulle proprie spalle la tragedia come una punizione piovuta dall’alto, per “eccesso di presunzione”. A distanza di un secolo, il 31 marzo del 2012 ha aperto i battenti a Belfast il grande museo sul Titanic, costato 120 milioni di euro, fiore all’occhiello del nuovo quartiere marittimo, e traino turistico fortissimo. Così il transatlantico ancora una volta unisce la dove la religione ha diviso.
Una delle immagini più celebri legate al tragico naufragio è quella dell’orchestra che continua a suonare mentre la nave affonda: diverse testimonianze concordano nel riportare come l’ultima canzone suonata sia stato un inno di preghiera e invocazione, “Nearer, my God, to thee”, “Più presso a te, Signor”, entrato nell’innario cristiano protestante (inno 316), raccolta ufficiale della Federazione delle chiese evangeliche in Italia.