Ogni cosa viene da Dio
Un giorno una parola – commento a II Corinzi 3, 6
Ascolta la meditazione:
Mi ricorderò del patto che feci con te nel giorno della giovinezza e stabilirò per te un patto eterno Ezechiele 16, 60
Egli ci ha anche resi idonei a essere ministri di un nuovo patto, non di lettera ma di Spirito
II Corinzi 3, 6
Cosa siamo? Donne e uomini? Salvati e riconciliate? Perdonate e graziati? Mendicanti e chiamati? Senza nulla e ricolmi di doni? Cercati e chiamate? Siamo questo e tanto più, e lo siamo non perché con fatica e sacrificio abbiamo costruito e conquistato qualcosa, ma perché ci siamo arresi, arrese all’azione dello Spirito.
Egli ci ha anche resi capaci, poche parole prima l’apostolo Paolo sottolinea che tutta la capacità di pensare (giudicare) e di servire deriva non da noi stessi, ma la nostra capacità viene da Dio che ci ha resi anche capaci di… Cosa non viene da Dio? Ogni cosa viene da Dio, ogni cosa è frutto della grazia di Dio in Cristo, grazia che non è scritta su pietre e neppure con inchiostro, ma è scritta direttamente nei nostri cuori dallo Spirito.
Dio ha chiamato l’apostolo Paolo ad essere ministro del nuovo patto; allo stesso modo rende anche noi capaci, idonei, sufficienti, appropriati, adatti ad essere servitrici e servitori del nuovo patto, ad essere ministri di ciò che Dio ha già compiuto in Cristo Gesù, ad essere ministre della grazia, della misericordia, del perdono; testimoni di ciò che Dio compie per noi, per la chiesa e per il mondo intero.
Dimenticavo, voi siete la lettera di Cristo, una lettera aperta, una lettera che parla e dice tutto dell’amore e della grazia di Dio. E ogni lettera va consegnata, e per azione dello Spirito c’è già chi sta aspettando proprio quella lettera, e quella lettera sei tu, tu che arresa sei resa capace di essere ministro, ministra del nuovo patto. Amen.