Completata la Bibbia nell’edizione Dislessia-Friendly
Per la prima volta in assoluto, l’intera Bibbia è stata resa disponibile in un formato adatto alle persone con dislessia
Per la prima volta la Bibbia è disponibile interamente in un formato adatto alle persone dislessiche.
L’iniziativa della Società Biblica nel Regno Unito è iniziata nel 2015 con la pubblicazione del libro dei Salmi e del Vangelo di Marco. Ora tutta la Bibbia è stata completata con la pubblicazione dei libri di Levitico, Numeri, Deuteronomio e Giosuè.
Le persone con dislessia possono avere difficoltà a leggere e scrivere perché non gestiscono bene il testo su una pagina. Si ritiene che circa 6 milioni di persone nel Regno Unito – una su dieci della popolazione – soffrano di questa condizione. Per i dislessici, dunque, leggere le Sacre Scritture può essere particolarmente impegnativo poiché le Bibbie sono spesso prodotte su carta sottile con caratteri densamente stampati.
I libri biblici, nel formato adatto alla dislessia, sono strutturati anziché in colonne tradizionali come romanzi e utilizzano paragrafi più brevi. Inoltre, i caratteri sono più grandi e privi di grazie, con più spazio tra le linee, che aiuta a ridurre l’ingombro visivo. Viene poi utilizzata una carta spessa in modo che le parole non siano visibili attraverso la pagina successiva, e una finitura opaca, anziché lucida, che riduce al minimo il riflesso della luce.
Infine, la serie di libri della Bibbia adatta alla dislessia è pubblicata in volumi più brevi, che i lettori trovano più facile gestire anziché doversi orientarsi attraverso una Bibbia voluminosa.
Il direttore editoriale della Bible Society, Derek Hill, ha dichiarato: «Vogliamo rendere la Bibbia disponibile e accessibile a tutti coloro che ne hanno bisogno. Abbiamo dedicato volentieri risorse a questo progetto perché sappiamo che porterà benefici a molte persone che trovano davvero difficile leggere la Bibbia. Ora potranno scoprire da soli i suoi tesori».
«Le persone – inoltre ha dichiarato ancora Hill – possono collezionare i diversi libri individualmente, oppure le chiese potrebbero decidere di investire nell’acquisto di tutti i libri che compongono le Scritture. Si tratta di un risultato davvero significativo e siamo lieti di aver raggiunto questo traguardo in termini di accessibilità».