ChatGPT ha imparato l’ABC? Intelligenza artificiale e mondo del libro
Una riflessione filosofica, antropologica e culturale sulle innovazioni tecnologiche
Il seminario torinese (Circolo dei lettori, 21 marzo ore 17-18,30 in Sala Biblioteca e in streaming sul canale YouTube del Forum del libro) è il secondo appuntamento di un ciclo di incontri che è iniziato a Napoli, nell’ambito del progetto “Leggere: futuro plurale”, realizzato con il contributo di Ottopermille valdese.
In questi mesi sono state discusse le tesi contenute nel libro di Gino Roncaglia “L’architetto e l’oracolo. Forme digitali del sapere da Wikipedia a ChatGPT” (Laterza 2023). I quattro seminari sono in corso di svolgimento a Napoli, Torino, Bari e Genovae riguardano i nuovi modi di leggere libri, tra i giovani e non solo, e le profonde trasformazioni che la rivoluzione digitale e i sistemi di Intelligenza Artificiale (IA) hanno portato nelle pratiche di lettura, nelle abitudini dei giovani e nella loro educazione.
A Torino, il tema dell’IA generativa è affrontato non solo da un punto di vista tecnologico, anche se si cercherà di capire quali sfide essa presenta al mondo del libro con software come ChatGPT e altri applicativi, tipo Insight, ma ci si soffermerà sul cambiamento socio-culturale e sulle sfide e sui dilemmi etici che tale trasformazione comporta per le società democratiche. È notizia recente che il Parlamento europeo ha votato il nuovo “AI Act” e, se approvato dal Consiglio UE27, si tratta della prima regolamentazione, ma anche la Federation of European Publishers aveva chiesto che vi fossero misure in tal senso. Quindi è necessario tenere presente opportunità e regole.
Al seminario torinese partecipano tre esperti, Gino Roncaglia, professore di umanistica digitale (Università Roma Tre), Maurizio Vivarelli, professore di scienze bibliografiche e biblioteconomiche (Università di Torino), Maurizio Ferraris, professore di filosofia teoretica, presidente di “Scienza Nuova” l’istituto di studi avanzati che unisce l’Università e il Politecnico di Torino nella progettazione di un futuro sostenibile. Proseguiranno nel ragionamento iniziato a Napoli da Giovanni Solimine, professore emerito alla Sapienza e presidente della Fondazione Bellonci, che ha sottolineato come la rivoluzione digitale abbia introdotto tre concetti innovativi che cambiano il rapporto tra la tecnologia e l’umano: la convergenza (smartphone), la convivenza tra diversi new media (ambiente digitale), e l’always on (sempre connessi in mobilità).
L’ecosistema digitale cambia i consumi culturali e introduce un nuovo modello mentale, sia fisiologicamente che psicologicamente, in quanto la tecnologia è pervasiva e la lettura non è più solo una questione di visione e di attenzione interiorizzata, tipica della lettura silente: si pensi all’ascolto di audio-books, i podcast e alla lettura veloce e frammentata nei social come Instagram.
Primo, si può affermare che ci sono cambiamenti ben più profondi rispetto alle book wars cioè rispetto alle retoriche della fine del libro e della lettura in favore dei dispositivi digitali. Secondo, è ormai assodato parlare di intelligenze multiple, dopo i lavori di Howard Gardner, e questo approccio consente di chiedersi se le intelligenze artificiali extra-corporee siano compatibili con le altre intelligenze.
Ma come cambia la relazione tra persone e computer o robot, come cambia cioè l’autorialità e la dignità umana, siamo ancora in controllo oppure siamo dominati o assoggettati alla macchina? Terzo, le IA generative sembrano segnare un prima e un dopo. Quale impatto esse rappresentano per le varie professioni del mondo del libro, per autori, lettori, traduttori, editori, distributori, librai e bibliotecari?
Il libro di Roncaglia è un approfondimento su come la convergenza digitale consenta di superare la preminenza della frammentazione sulla complessità, tipica dei social media. Le architetture dell’informazione quali le enciclopedie digitali come Wikipedia, che hanno poi anche generato il sogno del web semantico, sono caratterizzate dalla descrizione e dalla categorizzazione dei contenuti.
Invece, ChatGPT genera contenuti digitali complessi e non frammentati, basandosi sulle reti neurali con associazioni statistico-probabilistiche più che con algoritmi logico-deterministici. Nel libro vi sono poi diversi esempi su come le memorie personali utilizzino strumenti tecnologici, oltre ad una riflessione sulla rappresentazione socio-culturale di futuro attraverso la fantascienza. Infatti, il libro consente di interrogarsi non solo sulla produzione di contenuti, sulle allucinazioni e sui processi di addestramento dei corpora di contenuti da parte di sistemi di IA generative, ma anche sul loro impatto nella vita sociale, con robot dalle sembianze sempre più umane.
Gli ultimi due seminari di “Leggere: futuro plurale” sono:
Bari, 27 marzo 2024, ore 18:00, Libreria Laterza – Via Dante Alighieri 49/53, “Cosa leggere, perché leggere. La difficile arte di educare alla lettura”, partecipano: Beatrice Eleuteri, Daniele Garritano, Maria Laterza, Orietta Limitone, Matteo Sabato, Paola Schellenbaum, Clementina Tagliaferro.
Genova, 4 aprile 2024, ore 17:00, “Quali immagini di futuro nell’editoria dedicata ai giovani adulti”, partecipano: Maria Teresa Carbone, Anselmo Roveda, Martina Russo, Carla Ida Salviati, Paola Schellenbaum. Interventi di: Aldo Addis, Luigi Ballerini, Francesco D’ Adamo, Beatrice Fini, Luisa Mattia, Della Passarelli. È prevista la pubblicazione di un Dossier interno al numero di settembre della Rivista di letteratura giovanile “Andersen” (www.andersen.it) a diffusione nazionale.