C’è posto per tutti e tutte

Un giorno una parola – commento a Giovanni 14,  1-2

 

Ascolta la meditazione:

 

Il Dio eterno è il tuo rifugio

Deuteronomio 33, 27

 

Gesù disse: «Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio, e credete anche in me! Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore»

Giovanni 14,  1-2

 

Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore. Una frase che mi piace e mi interroga da sempre. Innanzittutto è una frase che conforta, ma poi allarga il nostro orizzonte. Certo, quasi subito sta scritto: “nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”, ma questa frase indica la strada da percorrere, non una porta chiusa per chi pensa diversamente. “Molte dimore” ci dice che c’è posto per persone diverse, ci aiuta a vedere oltre il nostro mondo ristretto.

 

L’angoscia per l’annuncio di Gesù che sarebbe andato via è entrata nei cuori dei discepoli, il loro cuore è turbato. E quando il cuore è turbato, non si vede tanto bene, la visione è offuscata. Il turbamento dei discepoli per quanto riguarda l’assenza di Gesù si può paragonare a, o forse è meglio dire interpretare come, l’assenza di Dio in un mondo minacciato e minaccioso. Le guerre intorno a noi, ma anche la crisi climatica ci turbano e non ci fanno vedere bene, ci avvolgono in una nebbia.

 

Quindi l’appello della fede in Dio e in Gesù è un appello al coraggio e alla resistenza, o in altre parole, è appello a non farti dominare dalle tue angosce e paure, nè quelle personali, nè quelle mondiali. Non è la paura che può spingerci ad agire, facendo così inciampiamo. Ma la speranza e il coraggio ci devono accompagnare. È chiaro: non il cristianesimo, ma Cristo è la via, chi incontra Cristo vede una porta aperta verso un mondo vivibile per molte persone, per persone diverse fra di loro; Cristo ci apre un mondo che è molto più ampio del nostro mondo ristretto dove pare esserci spazio solo per chi la pensa come noi.

 

Non si tratta tanto di un luogo fisico, un luogo preciso, ma ciò che è chiamato in causa è la nostra relazione con Dio, è la comunione con Dio che ci offre tanti modi per vivere una vita piena; la partenza di Gesù non è la fine di questa relazione, ma una porta che apre ancora di più la prospettiva di un futuro pieno di vita, che il nostro turbamento fatica a vedere. L’appello di Gesù, dunque, giunge fino a noi e ci incoraggia a resistere e ad avere speranza in questi tempi avvolti dalla nebbia. Amen.