Una manifestazione per il treno

Ma solo per la linea Torino-Pinerolo; la Torre Pellice-Pinerolo lasciata fuori perchè troppo “divisiva”

 

 

Giovedì 14 marzo, dalle 17 alle 20 alla stazione di Pinerolo ci sarà la manifestazione «Vogliamo un treno affidabile» per chiedere il miglioramento dei servizio ferroviario sulla linea Pinerolo-Torino.
L’iniziativa è nata da un gruppo di pendolari di Pinerolo per protestare contro i sempre più frequenti ritardi sulla linea, a cui si è aggiunta la soppressione di corse senza preavviso da parte di Trenitalia.
Hanno aderito i consiglieri 5 stelle, Pd e di altri gruppi del Comune di Pinerolo e molte associazioni.

 

A una riunione sono stati invitati anche Treno Vivo, Comis, Legambiente Val Pellice e amministratori di valle che sono intervenuti in nove, chiedendo che nella piattaforma della manifestazione fosse inserita anche la riattivazione della ferrovia Torre Pellice – Pinerolo; «abbiamo ricevuto un deciso NO da parte di diversi promotori i quali sostengono che il problema della sospensione della nostra ferrovia è “divisivo”, ossia non tutti sono d’accordo per la riattivazione, quindi non va mischiato con le iniziative per la Pinerolo-Torino (su cui tutti sarebbero d’accordo). Questa chiusura ci sembra sbagliata, ma proporremmo di partecipare comunque all’iniziativa del 14 marzo, poiché i ritardi sulla Chivasso-Torino-Pinerolo riguardano anche noi (se il treno arriva in ritardo a Pinerolo si perde il bus 901)», commentano amaramente al comitato Trenovivo.
Sulla stessa posizione si colloca un comunicato di Unione popolare pinerolese che sottolinea: «Oltre a chiedere il miglioramento del servizio sulla linea Pinerolo-Torino, ribadiamo la necessità di riattivare al più presto il servizio ferroviario sulla linea Torre Pellice- Pinerolo, sospeso 12 anni fa e sostituito con bus che spesso giungono in ritardo alla stazione, facendo perdere il treno per Torino ai viaggiatori. Così un numero sempre maggiore di pendolari dalla Val Pellice utilizza l’auto per raggiungere la stazione di Pinerolo Olimpica, anche in questo caso con maggiori costi e inquinamento. Inoltre i bus sostitutivi, alimentati a gasolio, inquinano molto di più della ferrovia sospesa, che era a trazione elettrica.

 

Il contratto di servizio proposto da Trenitalia per riattivare la linea prevedeva l’attivazione di alcune corse dirette tra Pinerolo e Torino in coincidenza con i treni da e per Torre Pellice, con un miglioramento complessivo del servizio di trasporto. Ma è stato rifiutato dalla Regione Piemonte peri maggiori costi di gestione della ferrovia rispetto ai bus, dimenticando i costi a carico dei cittadini in termini di danni alla salute e all’ambiente per l’inquinamento di bus e auto, i maggiori tempi di viaggio, la più elevata probabilità di ritardi e incidenti».