Svizzera, carenza di pastori: apertura di una corsia preferenziale

 Le chiese riformate elvetiche ragionano su nuove vie per intercettare i giovani

 

Dall’autunno del 2024 dovrebbe essere più semplice reindirizzare la propria carriera verso il pastorato. In ogni caso, questa è la volontà del Collegio di Teologia protestante (partnership tra la Facoltà di Teologia di Ginevra e la Facoltà di Teologia e Scienze Religiose di Losanna), che ha convalidato, il 5 febbraio, l’introduzione di un certificato accelerato.

«Questo certificato di 60 crediti al massimo e conseguibili in un anno ha lo scopo di permettere alle persone in possesso di una laurea in un ramo diverso di potersi iscrivere a un master in teologia», indica Irène Becci, direttrice del Collegio di teologia protestante e decana della Facoltà di Teologia e Scienze Religiose di Losanna (Ftsr). «Questa opzione seguirà ora il percorso istituzionale e dovrebbe essere reale, salvo imprevisti, a partire dall’autunno».

 

Questa possibilità esiste già in tre facoltà della Svizzera tedesca. Risponde direttamente alla domanda delle Chiese riformate del Paese, che si trovano ad affrontare una carenza di nuovi giovani pastori. «Non ci sono quasi più giovani che a 18 anni si impegnano in un cammino teologico», ha dichiarato il 25 novembre il professore di etica François Dermange, venuto a presentare lo stato di avanzamento dei lavori su questo nuovo curriculum davanti alle Chiese riformate di lingua francese riunite in una assemblea generale. «Le vocazioni ci sono, ma queste vocazioni vengono più tardi. Ma non siamo capaci di rispondere alle vocazioni che Dio ci invia per le nostre Chiese, perché il sistema attuale è dissuasivo».

Una delle principali sfide di questo lavoro è stata quella di «stabilire un processo accelerato di formazione teologica senza privare di valore il master in teologia, che rimane la condizione per il ministero», ha formulato a sua volta il professor Simon Butticaz della Facoltà di Losanna. «La volontà è quella di promuovere la diversità dei percorsi formativi universitari e riconoscere le competenze trasversali acquisite».

 

Altri sviluppi stanno per vedere la luce, come conferma ancora Irène Becci. «Contemporaneamente abbiamo modificato il master in teologia aggiungendo un orientamento pratico che consenta un ingresso più rapido nel tirocinio. Per questo si continua a lavorare in vista del 2025».

 

Adattamento da www.protestinfo.ch di Anne-Sylvie Sprenger

 

Foto di David Hawgood (CC BY-SA)