Dio dà forza a chi agisce con cuore integro

Un giorno una parola – commento a II Cronache 16, 9

Ascolta la meditazione:

Il Signore percorre con lo sguardo tutta la terra per spiegare la sua forza in favore di quelli che hanno il cuore integro verso di lui

II Cronache 16, 9a

 

Egli illumini gli occhi del vostro cuore, affinché sappiate a quale speranza vi ha chiamati, qual è la ricchezza della gloria della sua eredità che vi riserva tra i santi, e qual è verso di noi che crediamo l’immensità della sua potenza

Efesini 1, 18-19

 

Asa il re di Giuda, era un re pio che faceva ciò che era giusto agli occhi del Signore. Aveva rimosso gli idoli dal paese, riparato l’altare del Signore, ordinato al popolo di Giuda di cercare il Signore, Dio dei suoi padri, e di mettere in pratica i suoi comandamenti, ottenuto vittorie sui nemici con l’aiuto di Dio. Ma alla fine del suo regno, Asa commise un grave errore. Invece di confidare nel Signore, come aveva fatto in precedenza, Asa chiese l’aiuto al re di Siria, inviandogli del denaro e chiedendogli di rompere l’alleanza con Baasa, il re d’Israele, che si era messo a fortificare la città di Rama per impedire le comunicazioni con il regno di Giuda. Ben-Adad, re di Siria diede ascolto al re Asa, e mandò il suo esercito a espugnare le città d’Israele.

Ma questa strategia umana non piacque al Signore, che inviò il profeta Canani, a rimproverare Asa dicendogli che “Il Signore percorre con lo sguardo tutta la terra per spiegare la sua forza in favore di quelli che hanno il cuore integro verso di lui. In questo tu hai agito da insensato; infatti, da ora in poi avrai delle guerre “. Dal punto di vista umano, Asa aveva ottenuto ciò che voleva e sembrava vittorioso. Ogni vittoria apparente può nascondere una perdita spirituale significativa anche per noi. Il peccato di Asa è che, invece di guardare a Dio per chiedere l’aiuto, guardò agli uomini.

Un altro profeta di nome Geremia, circa trecento anni dopo, conferma questa verità: «Maledetto l’uomo che confida nell’uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dal Signore!», e «Benedetto l’uomo che confida nel Signore, e la cui fiducia è il Signore!» (Geremia 17, 5; 7).

Il messaggio che possiamo ricavare dal versetto del Secondo libro delle Cronache può essere riassunto in due punti. Primo: Dio sostiene coloro che Gli sono fedeli e agiscono con cuore integro. Non li abbandona né li delude. Dà loro la sua forza, la sua pace, la sua grazia, la sua protezione e la sua benedizione. Li aiuta a superare le difficoltà e le tentazioni, a fare la sua volontà e a glorificare il suo nome. È un Dio fedele, disponibile e potente.

Secondo: Dio ci chiama ad obbedirgli. Non vuole che ci affidiamo alla nostra saggezza, alle nostre risorse o alle nostre alleanze. Vuole che confidiamo in lui, e che ci sottomettiamo alla sua santa volontà. Amen.