Le nuove restrizioni alla libertà di stampa

Al via il primo di una serie di incontri promossi dal Circolo Articolo 21 Piemonte a Torino per riflettere sullo stato di salute della libertà di stampa nel nostro Paese

 

«Le nuove restrizioni alla libertà di stampa che ostacolano la trasmissione di informazioni di interesse pubblico riguardanti la cronaca giudiziaria e che s’inseriscono in un quadro in cui la stampa in Italia è da tempo sotto attacco, tra sanzioni detentive e pecuniarie, intimidazioni e querele temerarie, sono in aperto contrasto non solo con gli atti Ue pure invocati come base per il nuovo intervento legislativo, ma anche con il diritto internazionale e, in particolare, con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo», scrive Marina Castellaneta (professore ordinario di diritto internazionale presso l’Università degli studi di Bari), sul sito per la libertà d’informazione: Articolo 21 liberi di….

 

Per questo motivo «Il Circolo Articolo 21 Piemonte – dice il presidente, Davide Mattiello – intende proporre un percorso di approfondimento e discussione finalizzato a comprendere lo stato di salute della libertà di stampa nel nostro Paese. Purtroppo i motivi di preoccupazione non mancano e hanno a che fare con diverse dimensioni che costituiscono l’effettività della libertà di informare, pensiamo per esempio alle querele temerarie, meglio note come querele bavaglio o intimidatorie, alla tutela delle fonti, alla diffusa precarietà occupazionale, alla concentrazione della proprietà delle testate, ai conflitti di interessi tra editoria ed altri campi sensibili di attività, alla pubblicabilità di atti giudiziari, al rapporto tra la Rai e la politica. Siamo convinti – prosegue Mattiello – che lo stato di salute della libertà di stampa non possa apprezzarsi adeguatamente senza uno sguardo comparativo che comprenda altre fondamentali manifestazioni delle libertà individuali e delle garanzie personali e collettive, sancite dalla Costituzione repubblicana. Pensiamo ad esempio al ruolo del dissenso civile, alla indipendenza ed alla efficacia della magistratura, all’esercizio del diritto di sciopero, all’autonomia della cultura, alla qualità della scuola e della sanità».

 

Il primo appuntamento a Torino è dunque fissato per Sabato 24 Febbraio dalle 15 alle 18, presso la Fabbrica delle “e” (sede del Gruppo Abele e di Libera) con ingresso da via Sestriere angolo corso Trapani. Con gli interventi di Giuseppe Giulietti, coordinatore nazionale di Articolo 21, Elena Miglietti, giornalista, referente GiULia giornaliste Piemonte, Mimma Caligaris, giornalista, giunta esecutiva Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), Gian Carlo Caselli, magistrato, già Procuratore di Palermo e Torino e Luca Sardo, Friday For Future. Modererà l’incontro, Gian Mario Gillio, portavoce del Circolo Articolo 21 Piemonte. Le conclusioni saranno di Davide Mattiello, presidente del Circolo Articolo 21 Piemonte.