La preghiera di intercessione
Un giorno una parola – commento a Numeri 21, 7
Ascolta la meditazione:
Il popolo venne da Mosè e disse: “Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te. Prega il Signore che allontani da noi questi serpenti”. E Mosè pregò per il popolo
Numeri 21, 7
Vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio!
II Corinzi 5, 20
Israele, stanco del suo interminabile vagare nel deserto in mezzo a mille prove, non ha più fiducia nella sua guida divina e in quella umana: nel Signore e in Mosè; così, grida contro di loro: “Perché ci avete fatti salire fuori d’Egitto per farci morire in questo deserto?”. E Dio, per punirle gli Israeliti di quelle parole velenose, manda contro di loro dei serpenti anch’essi velenosi che ne uccidono un gran numero. E subito (è il versetto di oggi) il popolo va da Mosè, riconosce di avere peccato e domanda la sua intercessione. E Mosè prega per lui.
Mi colpisce che Israele chieda di pregare in suo favore proprio a colui che ha offeso insieme a Dio, e che lo riconosca apertamente: “Abbiamo parlato contro il Signore e contro di te”, perché questo fa sì che la preghiera di Mosè non sia soltanto un atto di fede nella misericordia del Signore, ma sia essa stessa per prima un atto di misericordia e di perdono. Qui il primo che ha compassione e che perdona è proprio lui, Mosè!
Oggi la preghiera di intercessione è fortemente in crisi; non crediamo più nel suo valore. Forse è perché non siamo più capaci di avere compassione e di perdonare di un perdono che non sia solo a parole, come quando si sente dire dai parenti di persone uccise: “Io perdono l’assassino, ma la giustizia deve fare il suo corso”. Quel “ma”, inquina il perdono, lo priva di ogni forza. Avere compassione e perdonare è questione di cuore, noi invece siamo abituati a usare più la mente del cuore, e così ragioniamo, analizziamo, soppesiamo il pro e il contro di ogni cosa. Mosè ha amato il suo popolo ribelle, ha avuto pietà della sua “dura cervice”. Per questo ha pregato Dio per lui, e per questo Dio è stato felice di ascoltarlo, di perdonare anche lui… Amen.