La presenza dei Mennoniti in America Latina

Il Paraguay ospita una delle più grandi comunità della denominazione, nota per il suo stile di vita tradizionale e le sue convinzioni pacifiste

 

I mennoniti, denominazione nota per il suo stile di vita tradizionale e le convinzioni pacifiste, si stanno rapidamente diffondendo in tutta l’America Latina.

In particolare, il Paraguay ospita una delle più grandi comunità mennonite latinoamericane. In un paese di appena sei milioni di abitanti, grande quanto la California, i mennoniti sono particolarmente noti in quanto sono alcuni dei più grandi proprietari terrieri, nonché figure di spicco nelle industrie lattiero-casearie e agricole.

 

Arrivando in America Latina appena un secolo fa dal Canada, dagli Stati Uniti e dall’Europa, l’esperienza mennonita è caratterizzata da frequenti migrazioni e dalla capacità dei credenti di conservare la propria cultura.

«Ovunque i mennoniti siano arrivati hanno sempre lasciato un segno», ha detto il teologo mennonita Delmer Wiebe. «Un’etica del lavoro altamente sviluppata ha sempre lasciato tracce profonde e portato molti cambiamenti. Dio ha benedetto quell’impegno, che si è spesso trasformato in aiuto sociale e comunitario».

 

I mennoniti fanno risalire le loro origini nell’Europa occidentale del XVI secolo, e prendono il nome dall’olandese Menno Simmons (1496–1561); ponendosi nel solco della Riforma protestante, si unirono attorno ai principi della nonviolenza, del battesimo degli adulti e della separazione chiesa-stato. Dai Paesi Bassi si trasferirono in Germania fino all’Ucraina. Oggi, in tutto il Nord e il Sud America, i mennoniti prosperano in diversi paesi.

In America Latina, in particolare, i Mennoniti si sono stabiliti in paesi dove i costumi sociali prediligono valori conservatori. Le chiese mennonite negli Stati Uniti si sono divise sui dibattiti relativi al matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Le colonie più conservatrici rifiutano, tra le altre cose, l’uso di pneumatici in gomma, dell’elettricità e dei telefoni. Le colonie più progressiste, in particolare in Paraguay, trovano normale invece possedere smartphone, televisori o camioncini. A volte si riscontra diversità all’interno delle colonie, con alcuni membri che hanno opinioni nettamente opposte sull’istruzione, sul lavoro, sull’uso o sul rifiuto della lingua spagnola e, più in generale, sui legami con il mondo esterno.

 

Secondo la Mennonite World Conference (MWC), il 10% dei 2,13 milioni di persone appartenenti a chiese radicate nella Riforma radicale europea del XVI secolo, hanno sede in America Latina e nei Caraibi. Tuttavia, questo numero non include alcuni dei gruppi più tradizionalisti, come gli Old Colony Mennonites e gli Old Order Mennonites, che compongono molte comunità latinoamericane e che non sono affiliate alla MWC.

L’espansione dei mennoniti in America Latina iniziò negli anni ’20, quando un gruppo di mennoniti lasciò le praterie di Manitoba per i deserti del Messico settentrionale. Da allora, hanno creato oltre 200 colonie agricole in tutta l’America Latina, estendendosi in nove paesi.

In Belize, vi sono 14 colonie mennonite che rappresentano una percentuale non irrilevante della popolazione. Il piccolo paese di 400.000 abitanti vide i suoi primi coloni mennoniti nel 1955: comunità messicane che cercavano di sfuggire alle richieste di un controllo più rigido del gruppo all’interno del Messico. Ma negli anni ’70, molti mennoniti del Belize si trasferirono in Paraguay e Bolivia, timorosi della modernizzazione strisciante e della scarsità di terra.

Il Messico è stato il primo paese dell’America Latina ad aprire i suoi confini ai mennoniti, con 65 colonie, mentre in Bolivia il primo insediamento fu fondato nel 1954 dove i credenti trovarono terra e un atteggiamento di accettazione da parte delle autorità locali, che ha permesso ad alcuni gruppi di restare più vicini alle loro radici originarie.

«In Bolivia, le più grandi comunità mennonite sono molto conservatrici», ha detto Rebecca Janzen, una studiosa dell’Università della Carolina del Sud che ha studiato le colonie mennonite nella regione e ha parenti in molte di esse. «Le comunità più grandi non imparano lo spagnolo, non usano la tecnologia elettrica. … In Messico ci sono alcune persone che hanno frequentato l’università; in Bolivia, è molto più raro».

Janzen osserva che l’espansione dei mennoniti in America Latina e altrove è stata guidata da alti tassi di fertilità: le famiglie mennonite sono in genere molto grandi e attualmente le nuove colonie vengono spesso create per mancanza di terra per le nuove famiglie. Ciò sta portando alcuni mennoniti latinoamericani a cercare nuove terre in Africa, in paesi come l’Angola.

 

Di tutti i paesi dell’America Latina, il Paraguay fornisce un chiaro esempio di espansione mennonita attraverso sia la conversione che la crescita demografica delle colonie preesistenti.

Si stima che il Paraguay abbia tra i 45.000 e i 50.000 mennoniti, tra vecchie famiglie e neoconvertiti.

«L’influenza mennonita in Paraguay è importante sia dal punto di vista economico che educativo, così come da quello religioso e sociale, soprattutto attraverso il lavoro con i gruppi etnici nativi», ha detto Rogelio Duarte, professore di teologia presso l’Università evangelica del Paraguay, creata negli anni ’90 nella capitale Asunción. «È una delle denominazioni più grandi del Paraguay».

 

L’Università Evangelica è solo uno dei tanti progetti di ispirazione mennonita che cercano di avere un impatto positivo su uno dei paesi più poveri dell’America Latina. Altri includono un ospedale di beneficenza fuori Asunción, un programma di costruzione di comunità guidato dai mennoniti e una fondazione che aiuta i paraguaiani poveri a curare le malattie degli occhi.

In El Chaco, una regione pianeggiante scarsamente popolata nella metà occidentale del Paraguay, i mennoniti rappresentano una quota significativa della popolazione. Filadelfia, una sonnolenta cittadina di 20.000 abitanti, fondata dai mennoniti, è l’insediamento più grande dell’intera regione.

Dotata di un museo e di un ospedale, inclusa una clinica oculistica specializzata, Filadelfia è diventata un’attrazione per i non mennoniti attratti dallo stile di vita pulito e sano della città.

«Oggi, l’America Latina rimane un luogo di grande importanza e attrazione per i mennoniti di diverse provenienze e pratiche di fede», ha dichiarato Ben Goosen, professore di origine mennonita alla George Mason University. «Ed è certo che la regione rimarrà un centro di vita mennonita fiorente ed in espansione per il prossimo futuro».