Accogliere la forza racchiusa nella Parola di Dio
Un giorno una parola – commento a Ebrei 6, 7
Ascolta la meditazione:
Il popolo si rallegra in tua presenza come uno si rallegra al tempo della mietitura
Isaia 9, 2
Quando una terra, imbevuta della pioggia che vi cade frequentemente, produce erbe utili a quelli che la coltivano, riceve benedizione da Dio
Ebrei 6, 7
L’affermazione contenuta nello scritto agli Ebrei in merito alla terra che produce buoni frutti e che riceve la benedizione di Dio, fa venire in mente la nota parabola del seminatore raccontata da Gesù. Ricordiamo che nella parabola sono messi a confronto quattro diversi luoghi dove cade il seme. Un solo terreno consente al seme di germogliare e portare frutto ed è la buona terra.
La terra può diventare così un’immagine del cuore della persona che accoglie la forza racchiusa nella Parola di Dio come in un seme. Aprisi come una terra buona alla pioggia e alla semente significa accogliere ciò che il creatore e padrone della terra stessa, dona senza misura. Gli esseri umani ignorano il segreto di questa germinazione e di tanta abbondanza, ma riconoscono con gioia il tempo della mietitura. L’esperienza crea in loro una fiducia totale nella forza del seme. Lo spirito umano è molto simile a un terreno che ha necessità di ricevere la massima cura, di essere preparato, arato, dissodato, irrigato, affinché la bontà di Dio possa crescervi.
Queste sono parole di incoraggiamento, rivolte a dei giudei che si erano convertiti al Cristianesimo, a progredire sulla via della fede e della speranza, e altresì di ammonimento a chi stava cedendo allo scoramento, alla rilassatezza e all’indifferenza, preludio dell’apostasia, ovvero dell’abbandono totale della fede in Cristo. Se dopo aver ricevuto lo Spirito Santo e la piena conoscenza della verità e aver gustato la buona parola di Dio, ci si allontana volontariamente e per sempre da Dio e da Cristo, si diventa terreno arido che, per quanto sia imbevuto della pioggia della misericordia, produce solo spine e rovi (6, 8). Amen.