Non trasgredire gli ordini del Signore

Un giorno una parola – commento a Numeri 22, 18

Ascolta la meditazione:

Ma Balaam rispose e disse ai servi di Balac: «Anche se Balac mi desse la sua casa piena d’argento e d’oro, non potrei trasgredire l’ordine del Signore, del mio Dio, per fare cosa piccola o grande che sia»

Numeri 22, 18

 

Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini

Atti degli apostoli 5, 29

 

I capitoli da 22 a 24 del libro dei Numeri, contenti la storia del re Balac, di Balaam e della sua asina profetica, possono essere considerati un lunga variazione sul tema enunciato in questo frammento di versetto: «Anche se Balac mi desse la sua casa piena d’argento e d’oro, non potrei trasgredire l’ordine del Signore», sul quale corre l’obbligo di dire in prima battuta che chi le pronuncia è Balaam, un indovino e mago, e che il Balac che viene citato è un re nemico di Israele, che gli chiede, dietro lauto compenso, di maledire quel popolo accampato nelle pianure di Moab, che, durante la migrazione verso la terra promessa, è divenuto grande e potente e, come si legge una manciata di versetti prima: “ha ricoperto la faccia della terra”. 

 

È un racconto lungo e pieno di contraddizioni, cosa che spesso nella Bibbia sta a indicare il bisogno di armonizzare più fonti di un racconto che si ritiene particolarmente importante. Intanto, ne notiamo immediatamente un paio: Balaam è chiamato a maledire il popolo di Israele, e quindi si suppone che le sue parole siano in qualche modo efficaci, magiche, ma queste figure di maghi non godono sovente del favore della Bibbia. Balaam è quindi un corpo estraneo, e se la Bibbia lo riporta, vuol dire che lo ritiene importante.

 

La seconda contraddizione evidente, è che, già da subito, afferma di non voler trasgredire la volontà del Signore e parte per recarsi dal re su ordine del Signore stesso, ma poi è la sua stessa asina a esser più veggente di lui, a vedere l’angelo che sbarra la strada, e a non voler proseguire malgrado le botte. Ma Balaam non tornerà indietro: l’ordine divino sarà infatti quello di andare dal re, ma di dire solo quanto il Signore stesso gli suggerisce. La cosa interessante, è che questa apparente incoerenza, finisce per evidenziare il concetto, invece che invalidarlo. Il libro dei Numeri dunque offre una lezione di onestà riportando anche quello che è scomodo, e il messaggio risalta ancora più vivo: «Anche se Balac mi desse la sua casa piena d’argento e d’oro, non potrei trasgredire l’ordine del Signore».