La libertà, meraviglioso dono di Dio
Un giorno una parola – commento a II Corinzi 3, 17
Ascolta la meditazione:
Il Signore dice: «Metterò in voi il mio Spirito, e voi tornerete in vita; vi porrò sul vostro suolo, e conoscerete che io sono il Signore»
Ezechiele 37, 14Dove c’è lo Spirito del Signore c’è libertà
II Corinzi 3, 17
La libertà è uno dei meravigliosi doni di Dio e senza dubbio anche uno dei più difficili da vivere. L’apostolo Paolo, che ha scritto questa bellissima parola, ha inteso la libertà cristiana principalmente come libertà dalle opere delle legge, cioè come libertà dal doversi “salvare” con l’osservanza della legge.
Per esprimere questa idea con altre parole, potremmo dire che la libertà cristiana, che ha tante sfaccettature, è in fondo anche libertà da… se stessi. Siamo liberi da noi stessi, nel senso che siamo liberi dal dover dimostrare a tutti i costi che valiamo qualcosa, dal dover perennemente gareggiare in ogni ambito della nostra vita, dal dovere essere “più bravi” di qualcun altro.
Tra le parole che più si sentono nel dibattito pubblico di oggi ci sono “competitività” e “meritocrazia”.
Siamo spinti a competere: ma nella competizione c’è chi vince, e quindi inevitabilmente c’è sempre qualcuno che perde. C’è chi merita di andare avanti, ma inevitabilmente c’è anche qualcuno che rimane indietro.
Forse allora la libertà cristiana è anche libertà dalla competitività e dalla meritocrazia: è anche libertà di aspettare chi è rimasto indietro; è anche libertà di dare una mano a chi non ce la fa; è anche libertà di non avere sempre l’ultima parola, libertà di stare zitti perché qualcuno più lento o più impacciato possa prendere parola.
La libertà cristiana non è mai al singolare, è sempre libertà degli uni e degli altri, mai degli uni a scapito degli altri. Ed è dunque libertà di stare insieme, anche se si è diversi, è libertà che crea comunione.
Tutti e tutte noi non abbiamo nulla da offrire al Signore, solo tutto da ricevere. Questo è il fondamento della nostra libertà e della nostra uguaglianza. Ognuno è poi certamente chiamato a dare tutto/a se stesso/a nell’amore e nel servizio al prossimo. Ma non per competere con gli altri, bensì solo per gratitudine al Signore che libera e perdona; non per primeggiare, ma per vivere la comunione tra uguali.
Proprio per questo, la libertà è uno dei doni di Dio più difficili da vivere. Ma anche uno dei più meravigliosi. Amen.