Chiedere secondo la volontà di Dio
Un giorno una parola – commento a I Giovanni 5, 14
Ascolta la meditazione:
Signore, ti sta davanti ogni mio desiderio; i miei gemiti non ti sono nascosti
Salmo 38, 9
Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce
I Giovanni 5, 14
Care sorelle e cari fratelli, molte sono le questioni aperte in questo versetto. La prima domanda che mi viene da pormi è: abbiamo davvero fiducia in Dio? La fiducia che ci fa domandare qualche cosa? E quello che stiamo chiedendo è secondo la sua volontà? Abbiamo fede sufficiente per capire se la nostra richiesta, se la nostra preghiera, è stata esaudita? Tanta roba! Come dicono i giovani oggi.
In generale a me pare che sentiamo di essere esauditi quando la volontà del Signore corrisponde alla nostra, allora sì che la nostra fede ci sembra potente. Mi pare che ci manchi quel discernimento dello Spirito che consiste nella capacità di affidarci alla volontà del Signore nella sua parola, quella capacità che nasce da un profondo e attento mettersi in ascolto della Scrittura, lasciando da parte le nostre precomprensioni, le nostre supposizioni, le nostre prospettive, lasciando da parte noi stessi e noi stesse e le costruzioni del mondo. Se riusciamo a metterci al cospetto del Signore così, nudi e nude, allora forse possiamo sentire la sua volontà farsi strada nella nostra e aprirla al discernimento dello Spirito. Allora la nostra fede potrà dirsi tale e potremo domandare secondo la volontà del Signore, certi, a quel punto, che saremo esauditi. Non è un esercizio facile affidarsi completamente a Dio, non per chiunque, non sempre: qualche volta ci riesce e qualche volta no, qualcuno riesce e qualcuna no. Bisognerebbe proprio cambiare prospettiva e comprendere che, come diceva Bonhoeffer, Dio non esaudisce i nostri desideri, ma realizza le sue promesse, promesse che sono giunte a noi attraverso la sua Parola e che si sono realizzate compiutamente in Cristo. Amen.