Non temere!
Un giorno una parola – commento a Isaia 41, 10
Ascolta la meditazione:
Tu, non temere, perché io sono con te; non ti smarrire, perché io sono il tuo Dio; io ti fortifico, io ti soccorro, io ti sostengo con la destra della mia giustizia
Isaia 41, 10I bambini gridavano nel tempio: «Osanna al Figlio di Davide!»
Matteo 21, 15
Confesso che non sapevo che l’espressione “non temere” ricorre nella Bibbia ben 365 volte. Facile concludere che il Signore ci invita ogni giorno dell’anno alla fiducia e ci chiede di essere sempre parte attiva nel suo piano di salvezza.
Queste considerazioni fanno venire alla mente Lamentazioni 3, 22 dove il profeta Geremia afferma che “le compassioni del Signore si rinnovano ogni mattina”.
Non temere è un’espressione che Dio rivolge agli uomini e alle donne alla vigilia delle sue grandi opere: ad Abramo, a Giosuè, a Maria, a Giuseppe, giusto per citarne alcuni. Dunque, il Signore vuole incoraggiarci ancor prima di agire con noi, per noi, in noi.
Agisce con noi quando si serve di noi e delle nostre piccole facoltà a favore degli altri (Mc 6, 37).
Agisce per noi quando ci protegge dalle insidie della vita, magari, senza che nemmeno ce ne accorgiamo, a nostra insaputa (Mt 6, 13b).
Agisce in noi attraverso il suo Spirito quando lo riconosciamo come Padre con affetto filiale (Rom 8, 15 e par.).
Ecco, il non temere è un invito che scaturisce direttamente dall’amore paterno di Dio, padre d’amore. Quel non temere ci rassicura, ci sprona e ci rende consapevoli che con tutte le nostre debolezze, come singoli e chiesa siamo stati scelti, scelte per essere protagonisti nel piano della salvezza in Cristo, elaborato da Dio ancor prima della creazione. Se per fede ne siamo certi, allora a noi sono rivolte le parole: Non temere, piccolo gregge; perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno (Lc 12, 32). Amen.