«Il sacro dovere di prenderci cura dell’ambiente»
Importante dichiarazione interreligiosa in vista dell’imminente Conferenza delle Nazioni Unite sul clima
Come avevamo anticipato il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), il pastore Jerry Pillay, ha partecipato al vertice interreligioso che si è svolto il 6 e 7 novembre ad Abu Dhabi, appuntamento preparatorio in vista della prossima Conferenza Onu sul clima (Cop 28) che aprirà i battenti a fine mese nella capitale degli Emirati Arabi Uniti.
Il Cec si è unito ad altre organizzazioni nella dichiarazione finale redatta, intitolata “Confluence of Conscience: Uniting for Planetary Resurgence” (Confluenza delle coscienze: unirsi per la rinascita planetaria).
La dichiarazione descrive il «sacro dovere» di prendersi cura non solo della nostra famiglia umana, ma anche del fragile ecosistema che ci culla.
«Riconosciamo il dolore che molti sperimentano in questo momento e risponderemo in modo efficace», si legge ancora. «Riconosciamo la nostra profonda interconnessione gli uni con gli altri e con l’intricata rete della vita che ci avvolge».
I gruppi sono uniti, sottolinea il comunicato. «Le molteplici sfide globali possono essere affrontate solo se lavoriamo insieme, persone di tutte le comunità di fede, sostenendo un multilateralismo efficace per affrontare la crisi planetaria. Mentre ci troviamo sull’orlo del precipizio della storia, considerando la gravità delle sfide che dobbiamo affrontare collettivamente, restiamo consapevoli dell’eredità che lasceremo alle generazioni a venire».
La dichiarazione implora i decisori riuniti alla COP28 di agire con urgenza.
«L’urgenza del momento richiede che agiamo rapidamente, in modo collaborativo e risoluto per guarire il nostro mondo ferito e preservare lo splendore della nostra casa comune», si legge. «In questo processo, dobbiamo riportare la speranza per le generazioni future».
L’intero appello interreligioso è disponibile in lingua inglese a questo link