Il Consiglio ecumenico delle chiese porta un messaggio al vertice dei leader religiosi pre-COP28
Il segretario generale del Cec, il pastore, Jerry Pillay al vertice per il clima negli Emirati Arabi Uniti in corso il 6-7 novembre
Il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese, il pastore, Jerry Pillay, sta partecipando al vertice dei leader religiosi pre-COP28,a la Conferenza sul clima, negli Emirati Arabi, in corso ieri e oggi 7 novembre.
L’incontro è in corso sul tema “Confluenza delle coscienze: unire i leader religiosi per la rinascita planetaria”, ospitato dalla presidenza della COP28 in collaborazione con il Consiglio musulmano degli anziani e il Programma ambientale delle Nazioni Unite.
L’incontro ha luogo prima della 28a Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, COP28, che si terrà a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre.
In una riflessione per il vertice, Pillay ha parlato della condivisione del dono della vita sulla nostra casa comune, la Terra.
«Possiamo provenire da tradizioni di fede diverse, ma ciò che ci unisce è che condividiamo tutti il dono della vita sulla Terra, la nostra unica casa. Tutte le nostre fedi ci insegnano che noi, esseri umani, abbiamo la sacra responsabilità di coltivare e proteggere il dono della vita».
Pillay ha inoltre osservato che l’emergenza climatica colpisce in modo sproporzionato i bambini e i giovani. «Oggi, questo dono della vita è messo in pericolo dalla profonda dipendenza della nostra società dai combustibili fossili e dall’ossessione di massimizzare il guadagno finanziario e la crescita economica», ha affermato. «Le ultime scoperte scientifiche ci avvertono che stiamo scivolando dalla crisi climatica alla catastrofe».
Pillay ha affermato che è imperativo morale dei leader religiosi chiamare urgentemente i nostri politici e le nostre comunità a un profondo e rapido cambiamento di cuore.
«Mentre i governi si riuniscono per la COP28 che si terrà alla fine del 2023 – un anno che sarà l’anno più caldo mai registrato, è niente meno che nostro dovere morale invitare i nostri leader ad agire immediatamente per l’eliminazione graduale delle fonti fossili. combustibili. Ciò significa fermare la nuova estrazione di combustibili fossili e porre fine ai sussidi ai combustibili fossili».
Photo: Marcelo Schneider/WCC