Undici storie di resistenza
Il libro di Murat Cinar – che ci aiuta comprendere la Turchia di ieri e di oggi – sarà presentato questa sera alle 18 presso la libreria Claudiana di Torino
Nel parco di Piazza Taksim di Istanbul (nel 2013) era sorto un presidio colorato e partecipato e composto da tante e da tanti giovani: un appuntamento stanziale, affollato e dove la sera si faticava addirittura a camminare tra migliaia di persone. Si condividevano le tende, il cibo, la birra e il tè caldo. Chi voleva, poteva prendere in prestito un libro dalla biblioteca allestita per l’occasione o fare un giro al Museo della rivoluzione posto all’ingresso del parco. Non mancava il servizio di assistenza sanitaria, ovviamente autogestito.
Che cosa aveva spinto così tanti giovani a scendere in piazza e ad occuparla in ogni suo più piccolo interstizio?
Innanzitutto, la paura che la laicità turca potesse cadere sotto i colpi degli integralisti religiosi che avevano dichiarato l’intento de re-islamizzare il paese, introducendo norme restrittive. Molti musulmani praticanti, però, erano idealmente molto lontani dalla svolta autoritaria del presidente Recep Tayyip Erdogan.
Evidenti furono gli atti di violenza attuati da Edogan per reprimere le proteste pacifiche nate in piazza allora.
Oggi, l’equilibrio geopolitico turco è diverso e lo è anche il ruolo di Erdogan (rieletto al suo terzo mandato e oggi agli onori delle cronache per le sue posizioni sul conflitto israelo-palestinese), che ha assunto un ruolo internazionale.
Per parlare della Turchia dell’anno 2023 si parte dal 2010, e dalla scintilla che il 28 maggio di tre anni dopo accese quella protesta di massa – nata per contrastare la trasformazione del parco Gezi, adiacente alla piazza, in un centro commerciale con una nuova moschea e la ricostruzione di una caserma risalente ai tempi dell’impero ottomano -, questa sera, alle 18, la libreria Claudiana di Torino (Via Principe Tommaso 1) ha promosso (insieme al settimanale Rifroma – Eco delle valli valdesi) l’incontro con l’autore e giornalista Murat Cinar per parlare del suo libro “Undici storie di resistenza, undici anni della Turchia”. L’appuntamento sarà arricchito dalla musica live.
Il Libro
Nel volume, l’autore alterna i ricordi di quand’era bambino e poi ragazzo, intrecciandoli con le storie di undici persone (Serdar, Ömür, Bawer, Hayk, Ercan, Serdar, Ceren, Levent, Rosida, Aram, Baris), che hanno dovuto espatriare per poter continuare a vivere.
«Dal 2010 a oggi numerose persone hanno lasciato la Turchia per motivi politici o perché non si sentivano al sicuro: professori universitari, studenti, parlamentari, sindaci, avvocati, giudici, alti ufficiali dell’esercito, giornalisti, sindacalisti, attivisti del mondo dell’associazionismo e persino medici… così è nata e cresciuta una nuova diaspora in Europa. Nel libro – afferma Cinar -, racconto undici storie umane di grande determinazione, forza e convinzione. Undici storie di persone che dopo il loro approdo in Europa non si sono fermate, ma hanno continuato a lavorare per creare una alternativa al regime e al potere in Turchia. Undici storie d’immigrazione intrise di difficoltà, di ostacoli, di discriminazioni, ma anche ricche di accoglienza, empatia e affetto».