Arance solidali, al via la nuova stagione di “Etika”
La campagna lanciata da Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, con Sos Rosarno e Mani e Terra, sostiene le pratiche solidali portate avanti nella Piana di Gioia Tauro
Tornano, per il quarto anno, le arance solidali della campagna Etika. Il progetto targato Mediterranean Hope, programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), in collaborazione con l’associazione SOS Rosarno e la cooperativa sociale Mani e Terra, riprende infatti la vendita dei prodotti agrumicoli calabresi a novembre.
Etika, lo ricordiamo, è il marchio di una filiera di acquisto solidale che lo scorso anno è riuscita a distribuire circa 100 mila kg di arance prodotte dalla cooperativa Mani e Terra, collegata a SOS Rosarno. La rete di acquisto ha coinvolto le chiese protestanti italiane e estere, oltre che associazioni e gruppi di acquisto. “Per i produttori che tentano di coniugare il rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente con la responsabilità sociale d’impresa – si legge nel volantino di presentazione dell’iniziativa -, questi acquisti sono fondamentali per continuare ad esistere, semplicemente perché permettono di contrasta- re la concorrenza imposta dai mercati con continui ribassi dei prezzi. Mani e Terra e SOS Rosarno, infatti, si impegnano a garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori, un giusto compenso ai produttori, l’accesso a cibi di qualità a prezzi etici e trasparenti e il supporto a pratiche di mutualismo in Italia e all’estero”.
Con l’acquisto dei prodotti di Etika si contribuisce a sostenere le attività di Mediterranean Hope nella Piana di Gioia Tauro per la tutela dei diritti dei lavoratori braccianti. Anche quest’anno, la proposta di Mediterranean Hope a chi acquista i prodotti di Etika è un prezzo che comprende l’aggiunta di una quota sociale del 10% per sostenere le pratiche solidali portate avanti nella Piana, tra le quali la più importante è l’Ostello sociale – Dambe So.
L’Ostello sociale Dambe So – che in lingua bambarà vuol dire “casa della dignità” – è stato avviato a febbraio 2022, ed è una casa ecosolidale che accoglie lavoratori braccianti durante la stagione agrumicola e supporta, durante l’estate, percorsi di turismo responsabile e solidale.
Nella Piana di Gioia Tauro, dove Mediterranean Hope opera dal 2019, «l’83% dei braccianti lavora in condizioni di sfruttamento – come spiegano i promotori dell’iniziativa – e vive in situazioni di estremo disagio: interferenze della criminalità organizzata, fenomeno del caporalato, condizioni di lavoro estreme e disumane, paghe al di sotto dei minimi salariali, degrado ambientale e abitativo. In questo contesto, Dambe So ha la possibilità di ospitare fino a 45 lavoratori, che contribuiscono alle spese con una quota calmierata. Dopo l’avvio del primo anno in cui si potevano ospitare circa 20 persone, grazie ai contributi provenienti dalla vendita diretta delle arance e da altre iniziative, oggi i posti sono stati raddoppiati. Ciò significa meno persone nei ghetti e più dignità abitativa». L’Ostello è quindi in parte autofinanziato da chi lo abita ma anche dalla quota sociale che viene applicata ai prodotti a marchio Etika.
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