«A Gaza serve una risposta umanitaria urgente»
Ennesimo appello del Consiglio ecumenico delle chiese per la Pace e la giustizia
Il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), in consultazione con i capi delle chiese e i rappresentanti delle organizzazioni cristiane palestinesi all’interno del gruppo consultivo dell’Ufficio di collegamento di Gerusalemme, lancia un appello urgente per un’indagine internazionale condotta dalle Nazioni Unite sui numerosi crimini di guerra commessi contro i civili durante il conflitto in corso.
Queste gravi violazioni includono il recente bombardamento dell’ospedale Al Ahli. Il Consiglio ecumenico sottolinea l’importanza fondamentale di confermare i fatti e garantire la responsabilità di tutti gli autori responsabili delle atrocità contro i civili, nella speranza che possano essere denunciati.
Il Cec aggiunge la necessità di affrontare le cause profonde dell’attuale conflitto, che sono intrecciate con decenni di occupazione, assedi prolungati a Gaza e violazione sistematica dei diritti umani fondamentali.
Il pastore Jerry Pillay, segretario generale del Cec, ha espresso: «Le nostre chiese in Terra Santa sono parte integrante della comunità palestinese. Tutte le persone in Terra Santa soffrono, indipendentemente dalla loro religione o etnia. Come comunità mondiale , siamo solidali con le nostre chiese e condividiamo le loro preghiere per la guarigione e la giustizia».
Pillay ha invitato al rispetto del diritto internazionale, inclusa la Convenzione di Ginevra, del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani che vanno rispettati e sostenuti per proteggere tutti i civili e per un rilascio negoziato in buona volontà di tutti gli ostaggi e prigionieri tra tutte le parti.
Pillay ha concluso: «Chiediamo a tutti i leader di lavorare per una pace giusta in Terra Santa. Solo la giustizia porterà alla pace, alla fine dell’occupazione, alla sicurezza e all’incolumità per tutti».
I membri del gruppo consultivo dell’Ufficio di collegamento di Gerusalemme hanno evidenziato gli immensi bisogni umanitari affrontati dalla popolazione di Gaza. Le chiese e le istituzioni ecclesiastiche stanno fornendo attivamente rifugio e servizi a tutti gli sfollati, indipendentemente dal loro background religioso o culturale. Gaza ha un disperato bisogno di accesso all’acqua pulita, al cibo, all’elettricità e al sostegno umanitario essenziale per garantire che le persone possano vivere in dignità e sicurezza.
Photo: DSPR
Il gruppo consultivo dell’Ufficio di collegamento di Gerusalemme rimane fermo nel suo impegno nel sostenere la giustizia, affrontare le crisi umanitarie urgenti e lavorare attivamente per una risoluzione globale del conflitto israelo-palestinese.
Continuiamo a pregare e a lavorare per una pace giusta in Israele e Palestina: “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Matteo 5:9).