Ospedale di Gaza, l’indignazione delle chiese battiste in Italia
Danneggiata anche la Chiesa battista della Striscia
L’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi) esprime «la sua profonda preoccupazione e indignazione per i tragici eventi che hanno avuto luogo nell’ospedale Evangelico di Gaza». Lo scrive la stessa Ucebi in una nota che il presidente Giovanni Arcidiacono ha rivolto a chiese e pastori, diffusa ieri. Il Segretario Generale dell’Alleanza battista mondiale (Baptist World Alliance-BWA), Elijah Brown, ha da parte sua inviato alle chiese membro alcune informazioni.
«L’ospedale Evangelico di Gaza ha una storia significativa, essendo stato gestito dalla comunità battista per circa 30 anni, dagli anni ’50 agli anni ’80. Nel 1984, è passato sotto la gestione degli Anglicani. Questo dimostra l’importanza della struttura e la profonda connessione tra le comunità religiose nella regione» si legge ancora nella nota.
A Gaza ci sono tre edifici di culto cristiani, tra cui la chiesa cattolica, quella ortodossa e la chiesa battista. «Abbiamo appreso che la chiesa battista è stata danneggiata, il che aggiunge ulteriori preoccupazioni per la sicurezza delle comunità religiose nella zona. In risposta a questa tragica situazione, l’Alleanza battista mondiale sta già mobilitando risorse per fornire supporto umanitario. Nelle diverse aree dei territori palestinesi è presente una rete di 13 chiese battiste ed è priorità della BWA essere in costante contatto con loro per fornire assistenza e sostegno in questo momento di crisi» prosegue il testo.
E conclude: «L’Ucebi condanna con fermezza qualsiasi atto di violenza da entrambe le parti che colpisca la popolazione civile, inclusi bambini, giovani e adulti innocenti. Chiediamo a tutte le parti coinvolte di porre fine a questo ciclo di violenza e di lavorare insieme per trovare una soluzione pacifica ai conflitti in corso. Chiediamo inoltre a tutte le chiese e alle agenzie internazionali di unirsi a noi nel condannare questi attacchi e nel sostenere gli sforzi umanitari per alleviare le sofferenze delle persone colpite da questa tragedia».