L’ospedale luterano di Gerusalemme riceve fondi, ma la situazione finanziaria è ancora vulnerabile
L’ospedale Augusta Victoria ha ricevuto finanziamenti vitali dal governo degli Stati Uniti, ma continua a lottare per la stabilità finanziaria
L’ospedale Augusta Victoria (AVH) a Gerusalemme Est ha ricevuto finanziamenti vitali dal governo degli Stati Uniti che gli consentiranno di garantire farmaci salvavita ai palestinesi in Cisgiordania e Gaza. L’ospedale è l’unica struttura che fornisce radioterapia ai malati di cancro nei territori palestinesi e l’unico ospedale della Cisgiordania che offre dialisi renale pediatrica.
Nel luglio 2022, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha visitato l’ospedale fondato oltre 70 anni fa e che è di proprietà e gestito dalla Federazione luterana mondiale (LWF). In quell’occasione ha annunciato un impegno pluriennale di 100 milioni di dollari a favore della Rete ospedaliera di Gerusalemme Est (EJHN), di cui l’AVH fa parte. L’ultimo trasferimento di 17,78 milioni di euro all’ospedale, effettuato il 3 ottobre, porta a 40 milioni di dollari l’importo che la Rete ospedaliera ha ricevuto da quella visita.
Il segretario generale della Federazione luterana mondiale, la pastora Anne Burghardt, ha dichiarato: «Siamo profondamente grati che l’amministrazione statunitense abbia risposto alla nostra richiesta urgente di aumentare i pagamenti», all’ospedale, che è alle prese con una crisi di liquidità ricorrente. «Questo finanziamento consentirà ad AVH di pagare i suoi fornitori e garantire così la fornitura di farmaci urgenti ai pazienti affidati alle sue cure», ha affermato.
Tuttavia, il dottor Fadi Atrash, amministratore delegato dell’ospedale sul Monte degli Ulivi di Gerusalemme, ha osservato che l’AVH continua a lottare con la mancanza di stabilità finanziaria a causa dei pagamenti ritardati e insufficienti da parte dell’Autorità Palestinese, che indirizza i pazienti alla struttura gestita dalla Flm. Ha sottolineato che dal 2021 l’ospedale è costretto a sospendere l’assunzione di eventuali nuovi pazienti.
«Da allora, centinaia di persone, indirizzate a noi con diagnosi di cancro, non hanno potuto accedere alle cure e alle cure specialistiche che possiamo offrire», ha insistito.
Sieglinde Weinbrenner, rappresentante della FLM a Gerusalemme, ha ribadito la speranza che il sostegno degli Stati Uniti all’ospedale «apra le porte ad altri donatori da abbinare al pacchetto di aiuti» promesso da Washington. Ha affermato che rimane urgente che l’Unione Europea trasferisca i fondi stanziati per l’ospedale per il 2023, senza i quali «l’AVH non è in grado di garantire cure tempestive o iniziare ad accogliere nuovi pazienti che necessitano urgentemente dei nostri servizi».