Giornalisti da mettere in sicurezza
Il Consiglio d’Europa: una Campagna per la sicurezza dei giornalisti
«L’Ordine dei giornalisti (Odg) nazionale è stato invitato a partecipare a una conferenza promossa dal governo in vista della prossima riunione del Consiglio d’Europa dove sarà illustrata la Campagna per la sicurezza dei giornalisti».
L’iniziativa, si legge sul sito dell’Ordine «è partita dal Consiglio d’Europa (Coe) presso il Ministero degli Esteri d’intesa con il dipartimento Editoria e informazione della Presidenza del Consiglio».
Scopo dell’incontro di lunedì scorso: «raccogliere i punti di vista e le considerazione dei soggetti interessati al tema della sicurezza e della tutela dei giornalisti».
La Campagna inizierà ufficialmente il 5 e 6 ottobre con un incontro del Consiglio a Riga, in Lettonia.
All’incontro, presenti anche la Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), la Federazione italiana editori giornali (Fieg), l’Associazione nazionale stampa online (Anso) e i rappresentanti dei Ministeri dell’Interno – Centro coordinamento sicurezza giornalisti – e della Giustizia e i componenti del comitato interministeriale per i Diritti Umani (Cidu) e del Dipartimento Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Sono state affrontate molte questioni: «le aggressioni e minacce rivolte contro i giornalisti – ricorda l’Odg -, si è parlato del Centro coordinamento per la sicurezza dei giornalisti riconosciuto come «buona pratica» e osservato con attenzione a livello dell’Unione Europea». L’Ordine ha poi affrontato – si legge ancora -, «come molti altri partecipanti, i temi della tutela e della sicurezza dell’attività giornalistica».
Discusse, infine, «anche le questioni inerenti la diffamazione, e l’urgenza di rivedere la normativa sui vari aspetti delle azioni giudiziarie intimidatorie».
Il Consiglio d’Europa raggruppa 46 nazioni comprese, tra le altre, l’Ucraina, la Turchia, tutti gli stati della ex Jugoslavia, l’Armenia, la Georgia e Azerbaijan (da non confondere con il Consiglio europeo che è organismo della Ue), ha da sempre svolto un’azione di monitoraggio e sensibilizzazione sullo stato dei diritti umani e della libertà nei paesi aderenti.