“On The Move”- Seconda consultazione sulle migrazioni
A Manila nelle Filippine il convegno organizzato dal Consiglio metodista mondiale
Dal 4 al 7 settembre 2023, un gruppo di circa 25 persone in rappresentanza di varie chiese membro deI Consiglio Metodista Mondiale (Wmc) si sono riuniti a Manila, nelle Filippine. I partecipanti si sono impegnati in questioni relative all’immigrazione e alla preparazione della Conferenza metodista mondiale del 13 al 18 agosto 2024, a Göteborg, in Svezia, sotto il tema “In movimento”. Il pastore Jong Chun Park, presidente del Consiglio metodista mondiale ha dichiarato nel suo discorso di benvenuto: «La Conferenza metodista mondiale si riunirà l’anno prossimo con il tema “In movimento: migrazione, pellegrinaggio e luci guida”. Molte persone provenienti dal Sud del mondo hanno già attraversato la linea che divide le società metropolitane da quelle coloniali. Sono in movimento. Pertanto, Dio è in cammino con il popolo di Dio. Sì, anche la Chiesa deve muoversi. Questo è il Kairos, il momento di una chiamata a essere Chiesa in modo nuovo».
Le discussioni della Consultazione si sono basate sulla preghiera, sugli studi biblici e sulle riflessioni teologiche. In un ambiente di apprendimento interattivo, i partecipanti hanno ascoltato i migranti e condiviso le loro esperienze
dalle varie parti del mondo. Dal momento che l’incontro si è svolto in Asia, vi sono stati vari resoconti di accompagnamento dei lavoratori migranti filippini, informazioni sulla presenza cristiana in Medio Oriente, sull’accoglienza di persone migranti in varie nazioni, fra cui le stesse Filippine.
È stata creata una mappa interattiva per catturare sfide e opportunità di cooperazione. I vari interventi hanno trattato le cause profonde delle migrazioni quali il cambiamento climatico, l’economia ingiusta e i conflitti armati.
Il segretario generale del Wmv, vescovo Ivan M. Abraham, ha riassunto le esperienze: «La seconda consultazione sulla migrazione ha riaffermato ancora una volta che le persone chiamate metodisti erano e sono “in movimento”
nella loro risposta alla migrazione ovunque si verifichi a causa di insicurezza alimentare, siccità, violenza o cambiamento climatico. È stato stimolante ascoltare cosa sta succedendo nella “parrocchia globale” – storie di lotta
così come alcune vittorie. La cosa più commovente è stata ascoltare i metodisti provenienti da piccoli stati insulari che non riescono a mitigare gli effetti del cambiamento climatico e sono costretti a migrare.
Ciò che è emerso dalla consultazione successiva alla pandemia globale è che tutto nel mondo è correlato; “Se una nazione starnutisce, tutti prenderemo il raffreddore”. Per questo “dobbiamo agire”. E dobbiamo agire adesso».
In una dichiarazione la Consultazione sollecita Il Consiglio metodista e le sue chiese membro a smantellare la complicità passata e presente nelle cause della migrazione forzata, per reimmaginare la vocazione delle Scritture in cui tutti vengono accolti come stranieri, in cui vivere in solidarietà con i migranti e i rifugiati e in cui impegnarsi attivamente nella preghiera e nel discernimento.
La Consultazione ha inviato anche una risoluzione al Consiglio metodista mondiale, per mantenere la migrazione globale come obiettivo primario di apprendimento, riflessione e azione durante il prossimo quinquennio.