Niente potrà separarci dall’amore di Dio
Un giorno una parola – commento a Romani 8, 35
Ascolta la meditazione:
C’è grande sicurezza nel timore del Signore; egli sarà un rifugio per i figli di chi lo teme
Proverbi 14, 26
Chi ci separerà dunque dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?
Romani 8, 35
L’apostolo Paolo pone la questione fondamentale che riguarda la relazione tra Cristo e l’essere umano: l’amore di Cristo è più forte del tempo e delle cadute dell’essere umano.
L’amore è l’agape, la manifestazione dell’identità di Dio che lo descrive alla nostra umanità.
Nel capitolo 13 della I lettera ai Corinzi, Paolo ha espresso con chiarezza la convinzione che in rapporto a Dio vi sono tre cose che non sono soggette al decadimento: fede, speranza e amore, ma la più grande di tutte è l’amore. La domanda dell’apostolo trova la chiara risposta nei versetti successivi: «niente potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore».
Nel suo commento all’Epistola ai Romani, il teologo Karl Barth scriveva: «L’agape è l’amore che dura eternamente… Il bene è l’amore di Dio stesso verso l’uomo che sta davanti a lui povero e nudo, ma appunto perciò ricco e ben vestito». Vi sono espressioni di amore umano capaci di resistere al tempo e a innumerevoli avversità. Penso che tali amori siano un dono di Dio agli esseri umani, perché possano vivere l’anticipo dei tempi nuovi promessi da Cristo Gesù. In questa categoria inserirei tutte le forme di relazione umana segnate dal desiderio di bene per gli altri e le altre.
Nel nostro tempo siamo spesso immersi in atmosfere di aggressività e paura.
Il prossimo è sovente considerato un principio astratto e superato, invece dovrebbe essere una realtà di vita indispensabile per dare senso e profondità alle nostre esistenze.
Quando comprendiamo e viviamo il messaggio apostolico, la nostra presenza nel mondo diventa un tenace fermento di fraternità per contrastare odio e violenze.
L’agape, amore di Dio, ci libera dalla paura e ci restituisce al mondo come persone di fede, di speranza e di amore. Gesù ha detto: Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo (Giovanni 16, 33b). Amen.