“Che clima c’è?”Al via il Festival delle Migrazioni?

Anche quest’anno il nostro settimanale Riforma – Eco delle valli valdesi è promotore e co-organizzatore di alcuni eventi inseriti nel programma del Festival delle Migrazioni

Anche quest’anno, il nostro settimanale Riforma – Eco delle valli valdesi è promotore e co-organizzatore di alcuni eventi inseriti nel programma del Festival delle Migrazioni, l’evento annuale torinese «dedicato all’esplorazione e allo stesso tempo alla celebrazione del fenomeno migratorio attraverso incontri, arte, teatro e letteratura».
Quest’anno il Festival si terrà dal 20 al 24 settembre e offrirà un programma ricco di spettacoli teatrali, concerti, laboratori, mostre e momenti di convivialità. 

Il Festival delle Migrazioni si svolge in diversi luoghi simbolo della convivenza multietnica a Torino. Tra le sedi principali dell’evento: San Pietro in Vincoli, la Scuola Holden, il quartiere Valdocco, l’Ufficio Pastorale Migranti, il Polo del ’900, il Giardino Pellegrino e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. 

La manifestazione, interamente gratuita, ha come fil rouge il teme e dunque il titolo scelto: «Che clima c’è?».
Tema che, ricordano gli organizzatori AlmaTeatro, A.M.A. Factory e Tedacà, «si riferisce non solo alla situazione ambientale del nostro pianeta, ma anche a quella politica. Il festival, infatti, affronterà questioni urgenti legate all’accoglienza dei migranti e ai cambiamenti climatici che influenzano i flussi migratori in tutto il mondo. Una delle novità di questa edizione sarà il focus sul Mali, un paese cruciale per i cambiamenti politici e sociali dell’Africa sub-sahariana. Numerosi – si legge ancora – saranno gli eventi dedicati, che vedranno esperti discutere della situazione attuale e delle prospettive future del paese. Saranno inoltre presenti anche concerti e mostre che offriranno una visione approfondita della cultura e delle tradizioni del Mali». 

Nei giorni del Festival si terranno poi numerosi incontri e dibattiti su temi cruciali legati alle migrazioni e alla politica.

Tra gli ospiti di questa edizione ricordiamo Gad Lerner, Massimo Giannini, Marzio G. Mian, Nancy Porsia, Andrea de Georgio, Gabriele Proglio e Bintou Touré, Berthin Nzonza, Paola Barretta, Anna Meli.
«Gli incontri affronteranno argomenti quali, l’utilizzo dell’acqua e delle risorse alimentari, le migrazioni legate ai cambiamenti climatici, la situazione libica e tunisina, e ancora temi quali il razzismo, il colonialismo, la corretta narrazione del fenomeno migratorio. Il Festival, inoltre, offrirà anche un programma di eventi legati al teatro. Durante la manifestazione e saranno messi in scena sette spettacoli che esploreranno il tema delle migrazioni da diverse prospettive. Gli spettatori assisteranno a letture sceniche e performance artistiche che approfondiranno il tema delle migrazioni».

Presso il Polo del ’900 il Festival delle Migrazioni allestirà la mostra dal titolo: Name climate Change.
«L’esposizione – ricorda il comunicato stampa – metterà in risalto l’intensità e la materialità dei percorsi migratori, evidenziando le scelte di persone comuni, italiane e straniere, che hanno vissuto i cambiamenti climatici e si impegnano attivamente per un futuro migliore».

Tra gli appuntamenti più attesi: la Cena delle cittadinanze. Il gran finale del Festival si terrà sabato con la partecipazione di cittadini, istituzioni, operatori e associazioni, per condividere cibo e piatti tradizionali provenienti da diverse culture.

Gli eventi promossi, in collaborazione con il Festival, da Riforma – Eco delle valli valdesi e dal Circolo Articolo 21 Piemonte, con crediti formativi per giornalisti iscrivendosi alla piattaforma professionale, sono:
Venerdì 22 settembre alle 16 (San Pietro in Vincoli, 28)
RACCONTARE IL MALI OGGI
Il Mali: un Paese da sempre attraversato da conflitti e che oggi più che mai soffre di una difficile situazione climatica. Cosa spinge a partire da questa terra e cosa a tornare?
Andrea De Georgio – giornalista
Nicola Gallino – Ordine dei giornalisti

Sempre il 22 alle 17.30 – San Pietro in Vincoli (via San Pietro in Vincoli 28)
QUELLA LIBIA COSÌ DIFFICILE DA RACCONTARE
La Libia raccontata da Nancy Porsia è senza censure, infingimenti, ma pura verità sostanziale dei fatti, narrata da chi l’ha vissuta. Durante l’incontro, verranno affrontati e approfonditi temi legati all’attuale situazione geopolitica della Libia e dei paesi nord africani.
Nancy Porsia – giornalista indipendente specializzata in Medio Oriente e Nord Africa
Maria Luisa Coppo – Stop Border Violence
Modera Gian Mario Gillio – giornalista (Riforma, Agenzia stampa Nev)
Ore 17.30 – Scuola Holden (P.za Borgo Dora 49)

Incontro in collaborazione con Riforma – Eco delle valli valdesi e il Circolo Articolo 21 Piemonte.
Sabato 23 alle 17.30 – Scuola Holden (P.za Borgo Dora 49)
CHE CLIMA C’È?
Dialogo sul clima governativo che stiamo vivendo, dalle proposte e le narrazioni sulla gestione dei flussi migratori, alla politica dei rimpatri e i rapporti con l’Europa.
Gad Lerner – giornalista
Massimo Giannini – direttore de La Stampa

Domenica 24 alle 17 – Scuola Holden (piazza Borgo Dora 49)
RACCONTARE LE MIGRAZIONI DALL’AFRICA ALL’EUROPA
L’incontro intende fornire strumenti utili e deontologici per una corretta narrazione del fenomeno migratorio africano, dalla grave situazione gli attuali accadimenti politici in Africa, agli spostamenti verso Italia ed Europa, alle forme di accoglienza.
Paola Barretta – ricercatrice Osservatorio di Pavia e coordinatrice Carta di Roma
Anna Meli – presidente COSPE e vicepresidente Carta di Roma
Berthin Nzonza – presidente Associazione Mosaico
Gian Mario Gillio – circolo Articolo 21 Piemonte

Il programma completo è disponibile qui.