Completata la traduzione della Bibbia in lingua Mohawk
A fine mese in Canada si celebrerà durante un culto la pubblicazione del volume in una delle lingue native americane soggette a rischio estinzione
Quando da bambina frequentava una scuola residenziale, Gladys Jacobs non poteva parlare la lingua Mohawk. Nonostante questo divieto, la fanciulla non rinunciò mai alla sua lingua madre: la usava comunque di nascosto con sua sorella e gli altri bambini della scuola di Sault Ste. Marie, Ontario. Ogni volta che ne avevano la possibilità, parlavano Mohawk; ma dovevano stare attenti perché, se venivano scoperti, finivano in una stanza buia per molto tempo. Sfidando quel divieto, Gladys è riuscita a mantenere viva la sua lingua madre e a trasmetterla ai suoi figli, tra cui Gabriel che, oggi 83enne, dopo 17 anni di lavoro è autore della prima traduzione completa della Bibbia in Mohawk (lingua appartenente alla famiglia linguistica delle lingue native americane dell’America Settentrionale, parlate oggi soprattutto nelle zone del Nord-est a cavallo tra gli Stati Uniti e il Canada, ndr.). Il 26 settembre ci sarà un culto presso la Kanesatake United Church durante il quale verrà celebrato ufficialmente il completamento della pubblicazionedella Bibbia in Mohawk, seguito poi da una cena organizzata dalla Canadian Bible Society a Caledonia, Ontario.
Harvey Satewas Gabriel – membro dell’insediamento di Kanesatake nel sud-ovest del Quebec (Canada) – ricorda di essere rimasto stupito da adolescente negli anni ‘50 quando un pastore tradusse al volo parti della Bibbia in Mohawk durante un culto.
«Quando tornai a casa, dissi a mia madre: “Come mai non abbiamo la nostra Bibbia?”. La risposta che ricevetti da mia madre mi colpì: “si tratta di un grande progetto, chi tradurrà la Bibbia?”».
In realtà, a partire dalla fine degli anni ‘60 dell’Ottocento il bisnonno di Gabriel, Sosé Onasakenrat, un capo irochese e pastore metodista che si era scontrato con i sacerdoti sulpiziani sui diritti fondiari nel XIX secolo, tradusse i Vangeli in Mohawk. Più di 100 anni dopo, Gabriel ne ha preso il testimone: nel 1980 gli fu chiesto di iniziare a tradurre brevi passaggi delle Scritture per i culti settimanali. Poi, nel 1999, si unì ad alcuni membri della comunità per tradurre quattro libri della Bibbia (Ester, Ruth, Proverbi e la II epistola ai Corinzi).
Dopo essersi ritirato da un’azienda di Montreal nel 2005, Gabriel si è fatto carico della traduzione dei 58 libri biblici rimanenti. Quattro studiosi della Bibbia hanno esaminato il suo lavoro man mano che procedeva. «Versetto dopo versetto, capitolo dopo capitolo, libro dopo libro, andavo avanti», ha ricordato Gabriel, indicando una copia del grosso libro dalla copertina viola, intitolato Ohiatonhseratokénti – Sacra Bibbia.
«Questa è la bellezza di lavorare con la parola di Dio. Non puoi fermarti. Era così interessante ed emozionante che ho continuato, avendo come obiettivo l’ultimo libro della Bibbia, l’Apocalisse. Ce l’ho fatta».
Uno dei nomi Mohawk di Gabriel è Awennaras, che significa ‘Eco’ in inglese. «Voglio dare eco alla mia traduzione nelle altre comunità Mohawk e lasciare che inizino a leggere e a familiarizzare con la parola di Dio. Questa è la mia idea», ha dichiarato.
La traduzione è stata realizzata con il sostegno della Kanesatake United Church, della Canadian Bible Society, della United Church of Canada Foundation e del Mohawk Council di Kanestatake.
I profitti derivanti dalla vendita delle copie andranno a finanziare altri progetti sulle lingue indigene.