L’utopia di Agape per il mondo

Intervista alla direttora uscente e a quella entrante del Centro ecumenico di Prali (To)

Cambio di direzione al Centro ecumenico Agape a Prali (To). Lucia Leonardi lascia l’ incarico dopo tre anni e a prendere il suo posto è la pastora luterana Adriana Florea.

Le abbiamo incontrate entrambe a Torre Pellice (To), durante i giorni del Sinodo delle chiese valdesi e metodiste che chiude oggi 25 agosto.

«Sono entrata in direzione nell’estate 2020, purtroppo in piena pandemia – ci racconta Leonardi – ed è stato ovviamente difficile comprendere subito e a pieno il lascito di relazioni nazionali e internazionali che le direzioni precedenti avevano instaurato o consolidato.

Il primo anno dunque, con le vice direttore di allora Valeria Lucenti e Sara Marta Rostagno abbiamo cercato di contenere il danno, tenere aperto il più possiible, valutare ogni due settimane con i comitati cosa si potesse o non potesse fare, regolamentare il centro alla luce delle disposizioni sanitarie che di volta in volta venivano promulgate. 

Non appena è stato possibile abbiamo immaginato come poter continuare a organizzare i campi, che sono le nostre attività principali, per tentare di mantenere una continuità con quanto sempre fatto. Piano piano abbiamo ripreso a lavorare al meglio, cercando in primis di alimentare le reti di persone che collaborano con il centro ecumenico, che prestano il proprio servizio a titolo volontario, per curare quindi questi rapporti, far si che per loro partecipare fosse di nuovo piacevole , un arricchimento anche per loro che sono il motore di Agape. Posso dire che sono stati tre anni complessi, e sono felice di averli fatti, ne esco arricchita e spero che l’apporto che abbiamo dato, insieme con Natalie Plavan che è stata vice direttora degli ultimi due anni, abbia fatto si che siano perdurati i rapporti con il territorio e con gli organismi internazionali con cui Agape già collaborava, e possa anche aver arricchito il Centro di nuove collaborazioni. Spero che sia almeno un piccolo lascito. Agape è un luogo di incontro per giovani adulti e adulte, ed è importante che rimanga un centro internazionale. L’aspetto dell’arricchimento che porta alle e ai giovani è aspetto fondamentale da mantenere».

Adriana Florea proviene dalla Chiesa evangelica di confessione augustana di Romania e dal 1° settembre sarà ufficialmente la nuova direttora di Agape. La sua è una lunga storia di avvicinamento al Centro Ecumenico.

«Arrivo ad agape dal 2007, sono quindi una agapina storica, campo lavorista, poi parte dello staff per campi teologici, poi nel campo lavoro, varie esperienze che credo adesso serviranno per la mia direzione. Sono arrivata a Agape proprio durante i miei studi da pastora. Mi aspetto di portare avanti ancora questa comunità che è molto bella e se possibile rendere ancora più rilevante anche per il mondo “fuori” ciò di cui si parla e discute ad Agape. La nostra “utopia” agapina va portata quindi anche un po’ fuori e così il mondo può diventare anche migliore».

Quale miglior slogan e auspicio per una nuova avventura.