istock-974862038

Vita eterna è conoscere Dio nell’amore

Ascolta la meditazione:

Ascolta “Un giorno una parola: 27 luglio” su Spreaker.

Io, io sono il Signore, e fuori di me non c’è salvatore
Isaia 43, 11

Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo
Giovanni 17, 3


All’inizio della «preghiera sacerdotale» per i suoi discepoli, che l’evangelista Giovanni colloca subito prima del tradimento e dell’arresto, Gesù si rende conto che «l’ora è venuta» e chiede al Padre di glorificarlo, affinché il Figlio, a cui è stata data «autorità su ogni carne», «dia vita eterna a tutti quelli che tu gli hai dati» (17, 2). Ma che cos’è la vita eterna? A questa domanda risponde in modo sorprendente il v. 3, affermando che la vita eterna non è – o ameno, non è soltanto – la vita dopo la morte, ma inizia quando il credente conosce «il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo».
«Nel quarto evangelo – spiega Paolo Ricca – la vita eterna non è la vita dopo la morte, ma la vita dopo la conversione e la nascita da Dio (3, 3; 1, 13), la vita che sgorga dalla conoscenza di Dio in Cristo (17, 3)». Ma è importante sottolineare che non si tratta di una conoscenza teorica, astratta, ma di una conoscenza vissuta nell’amore. Infatti, prosegue Ricca, «poiché Cristo ha rivelato Dio come amore (I Giovanni 4,8), la vita che nasce da lui non può essere che vita d’amore. La vita è vita d’amore oppure non è vita. L’amore non è una proprietà della vita (o della vita eterna) ma la sua sostanza… Alla domanda: che cos’è la vita (o vita eterna), che è il grande dono di Gesù agli uomini e il frutto dell’evangelo nel mondo? si deve rispondere con Giovanni: la vita eterna è credere nel Dio che Gesù ha rivelato come amore, e amare. Vivere è credere e amare» (P. Ricca, in Evangelo secondo Giovanni, Milano 1973, p. 61). Amen.