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Incontro ecumenico delle e dei giovani a Venezia

«Il Signore confuse la lingua degli uomini e li disperse in tutto il mondo» (Genesi 11:9)

Il Sae, Segretariato attività ecumeniche, organizza un incontro ecumenico dei giovani negli splendidi spazi del Convento di San Francesco della Vigna a Venezia. Un’occasione importante di dialogo, preghiere e formazione.

L’appuntamento è fissato dall’8 al 10 settembre al costo di 80 Euro. Per info e iscrizioni entro il 20 agosto scrivere a [email protected].

Il programma:
Venerdì 8 settembre
dalle 17.00 Arrivi
21.00 Serata di apertura

Sabato 9 settembre
09.00 Pillola di preghiera a cura di Marco Campedelli
10.00 Torre di Babele: prima e dopo
15.00 Narrazione a cura di Marco Campedelli
16.00 Con nuove lenti
21.00 Preghiera ecumenica a cura di Gesine Traversari e f. Lorenzo Raniero

Domenica 10 settembre
09.00 Valutazioni e conclusioni dalle 14.00 Partenze

Così si legge nel documento che accompagna il programma:

«Il contesto in cui siamo inseriti, in cui cresciamo, in cui veniamo formate, spesso ci condiziona. Condiziona il nostro modo di vivere ma soprattutto il nostro modo di ragionare. Se questo vale per ogni aspetto della nostra vita, si rivela soprattutto fondamentale nel momento in cui cerchiamo di approcciarci al nostro prossimo, alla nostra collega piuttosto che a un semplice conoscente. Come creare con questa persona un dialogo e una comunicazione più profonda? Come posso dialogare con le mie coetanee che sono cresciute in ambienti apparentemente diversi dal mio, in contesti lontani dalla mia confessione, dalla mia classe sociale, dalla mia collocazione geografica?
Non sarà tempo di cambiare le lenti attraverso cui guardare il mondo? Lenti ormai logore, piene di crepe e di zone poco nitide attraverso cui ci relazioniamo ai nostri coetanei?

Se non ci mettiamo nell’ottica di cambiare ogni tanto le nostre lenti, rischiamo di essere sviati dai nostri pregiudizi, e magari di trattenerci dal creare un contatto. Cosa ne sarebbe del rischio? Nella vita si rischia per i motivi più assurdi, ma si può rischiare anche nel momento in cui si cerca di mettere da parte le proprie sicurezze e mettersi in discussione, non volendo cambiare in modo drastico, ma ascoltando le ragioni dell’altro, in modo rispettoso. Serve uno sforzo da parte nostra per cambiare le lenti e per voler uscire dalla caverna in cui ci siamo trincerati, così confortevole, così legata alla tradizione, da farci dimenticare che il mondo sta evolvendo al di fuori di essa.

Preferiamo scegliere la via più facile in cui ci hanno educato. Questa strada non è sbagliata: non siamo obbligati a dare luogo a rivoluzioni, a distruggere il nostro passato che inevitabilmente ci caratterizza, ma possiamo evolvere, come può evolvere la nostra fede.
A questo punto sorge questa domanda: cosa succederebbe se scommettessimo su un approccio ecumenico alla vita? Su un modo di vivere la fede che allargasse i nostri confini e che ci permettesse di arricchirci sempre di più? Quanto sforzo richiederebbe ascoltare e dialogare con l’altro?

È fondamentale una ri-educazione all’ascolto e al dialogo, per prima cosa già nei confronti di persone con un vissuto simile al nostro, a maggior ragione con persone che vengono da un’impostazione alla fede diversa. Dobbiamo stupirci di fronte a quante esperienze comuni abbiamo fatto, senza neanche rendercene conto. Ognuno di noi è stato introdotto alla fede da qualcuno di più maturo, ognuno di noi ha dovuto lottare con l’incredulità e le incertezze che il credere porta con sé, ognuno alla fine ha scelto di credere, di scommettere sulla propria fede.

Dobbiamo ricordarci lo stupore che la fede porta con sé, e quale modo migliore se non creare una nuova ἐκκλησία (ecclesia), inclusiva, viva e in continuo divenire? Crediamo che ogni tanto bisognerebbe scommettere sulle utopie. È compito di noi giovani farlo, sperare in un futuro migliore e cercare di contribuire alla sua costruzione.

Per scommettere sulle utopie serve coraggio e serve una fede incrollabile insieme al sostegno di una comunità di persone accomunate dagli stessi ideali. Sarebbe bello mettere in pratica tutto questo: ma come? Quali metodologie pratiche possono essere attuate?

Parliamone insieme dall’8 al 10 settembre a Venezia all’Incontro Ecumenico Giovani del Segretariato Attività Ecumeniche, dove avremo l’occasione di incontrarci, pregare insieme e formarci insieme con giovani cristiani e cristiane delle diverse confessioni. Vi aspettiamo!».