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I battisti nel mondo: un popolo colorato

Domenica 2 luglio sera presso la chiesa battista di Tjensvoll si è celebrata l’apertura dell’Incontro annuale dell’Alleanza battista mondiale (Bwa), che si è svolto a Stavanger (Norvegia) dal 2 al 5 luglio. Erano presenti la maggior parte dei delegati dei 246 membri iscritti a questo organismo, provenienti da 128 nazioni e territori che rappresentano 51 milioni di battisti in 176.000 chiese.

«Un popolo colorato», così l’ha definito la pastora Sissel Berg della chiesa battista di Lillehamer (Norvegia) nel suo intervento iniziale. Un popolo colorato dalle molteplici espressioni del vivere e del testimoniare la comune fede in Cristo Gesù; un popolo che è presente nel sud, nel nord, nell’est e nell’ovest del mondo. Un popolo, come ha affermato il pastore battista Karl Johnson della Giamaica, che è chiamato ad essere fisicamente presente nella società di oggi per affrontare i demoni della fame, delle guerre, della depauperazione delle risorse naturali, e – come enuncia uno dei principi costitutivi della Bwa – «per rispondere alle persone bisognose; difendere i diritti umani e la giustizia; e promuovere una riflessione teologica pertinente».

Da alcuni dati forniti nelle plenarie è emersa la decrescita del numero dei battisti e delle battiste in Europa e negli USA rispetto invece alla forte e costante crescita in Africa, in Asia e, in alcuni paesi dell’est europeo – in particolare l’Ucraina – che oggi insieme rappresentano il 30% della popolazione mondiale battista. Purtroppo, proprio in queste aree si compiono i maggiori conflitti, si consumano le più grandi tragedie umanitarie e vengono violati sistematicamente i diritti civili e umanitari.
Il Consiglio generale della Bwa ha ammesso all’unanimità otto nuovi membri, portando l’adesione totale a 253 organizzazioni battiste in 130 paesi e territori. I gruppi battisti del Niger e dei Territori palestinesi sono stati i primi ad essere stati ammessi come «membri partner». L’Unione delle Chiese evangeliche battiste del Niger comprende 4.014 membri con 34 chiese, e il Consiglio delle Chiese evangeliche locali in Terra Santa rappresenta 500 membri con 13 chiese nei Territori palestinesi.

In genere l’appartenenza alla Bwa è accordata a gruppi di tipo “convenzioni e unioni battiste tipo”. L’Assemblea generale ha votato per ratificare le modifiche costituzionali che ampliano l’ammissibilità all’adesione a tutte le organizzazioni battiste che hanno una propria struttura di governance e identità finanziaria. Gli otto nuovi membri sono ora riconosciuti come «membri partners». «Questa nuova categoria di membri – ha affermato il segretario generale della Bwa, il pastore Elijah Brown – riconosce il ruolo vitale svolto da una varietà di gruppi battisti e il loro posto importante nella nostra famiglia globale».

Altri ancora sono stati i momenti salienti di questo incontro annuale della BWA a Stavanger. Va ricordata la premiazione di Mona Khauli, vincitrice del Denton & Janice Lotz Human Rights Award 2023, riconosciuta per i suoi oltre 60 anni di fedele difesa dei diritti civili e umani. Khauli ha dedicato la sua vita a promuovere i diritti civili ed umani delle donne e delle ragazze in Libano.

Tra le varie sessioni di approfondimento ho avuto modo di partecipare a tre di esse sui seguenti temi: informazioni e discussione sulla revisione della governance; etica cristiana; diritti umani, pace e riconciliazione. In particolare, in quest’ultima sessione, è stata proposta e discussa una risoluzione che sarà presto pubblicata e che mette in risalto un dato tragico: la fame e la povertà sono realtà concrete che hanno un crescente impatto negativo sulla vita di milioni di persone in tutto il mondo.

Il prossimo Incontro annuale della Bwa si svolgerà dal 7 al 12 luglio 2024 a Lagos (Nigeria); mentre il prossimo Congresso mondiale battista si terrà a Brisbane (Australia) dal 7-12 luglio 2025.