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Siamo figli e figlie di Dio

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“Non nasconderò più loro la mia faccia, perché avrò sparso il mio Spirito sulla casa d’Israele”, dice il Signore, Dio
Ezechiele 39, 29

Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio
Romani 8, 16


Parlare di Spirito Santo significa usare un vocabolario non ordinario anche se, come cristiani, affermiamo di credere in Lui. È importante riflettere sul fatto che tante volte lo Spirito è stato emarginato tra le realtà evanescenti, dimenticando di cogliere la forza e la potenza dell’agire di Dio nella nostra vita. Ecco perché oggi la Parola di Dio vuole vincere la nostra debolezza nel credere “nello Spirito Santo” e ci annuncia che possiamo vivere, con la guida dello Spirito, una costante presenza dell’amore di Dio nel nostro mondo.
Come agisce oggi in noi questo Spirito di Dio?
Nella Bibbia il rapporto del credente con Dio è raccontato con l’annuncio di essere figli e figlie di Dio. Scrive l’autore della prima lettera di Giovanni: Vedete quale amore ci ha dato il Padre, quello di essere chiamati figli di Dio! E tali siamo (1 Giovanni 3, 1). Tutto ciò è dono del Signore, è opera del suo Spirito Santo.
Così l’apostolo Paolo parla di “adozione”, di figli adottati. È una filiazione, perciò, senza diritti perché è frutto solo dell’amore di Dio. Nessuno può avanzare meriti o privilegi per assicurarsi questo particolare diritto. Nessuno è posto al di sopra di qualcun altro, ma siamo fratelli e sorelle dell’unico Signore.
Certamente non sono annullate le nostre diversità e divisioni umane, eppure essendo figli e figlie adottati siamo tutti e tutte posti su un unico piano di responsabilità per rendere operante l’opera del Signore. Perciò riconosciamo di vivere come figli e figlie adottivi senza diritti, ma solo per grazia. Senza signori umani, ma solo con la sovranità dello Spirito. Senza privilegi, ma con l’unica volontà di amare come siamo stati amati in Gesù Cristo, il Salvatore.
Dunque, se abbiamo ricevuto il dono dello Spirito e abbiamo accolto questo immenso amore di Dio, proseguiamo il cammino di fede e di vita quali credenti “adottati” e quindi segni viventi dell’amore. L’amore che unisce gli uni gli altri con la potenza dello Spirito Santo.