istock-523033651

La gioia dell’Evangelo

Tu hai mutato il mio dolore in danza; hai sciolto il mio cilicio e mi hai rivestito di gioia
Salmo 30, 11

Or il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e di ogni pace nella fede, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo
Romani 15, 13


I Salmi sono la preghiera d’Israele; essi esprimono una profonda esperienza di umanità. Gesù da buon ebreo, in più occasioni, ha manifestato di pregare i salmi. Quello di oggi, potremmo dire ha rivestito la sua stessa umanità e ha dato un senso al suo annuncio della bella novella: «Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena» (Giovanni 15, 11).

L’evangelo è gioia e il suo scopo è di riempire i nostri cuori della gioia del Signore. Questa bella notizia, se accolta fino in fondo, apre nuovi orizzonti di vita in noi e intorno a noi; diventa dono di una certezza di essere amati al di là di quanto possiamo immaginare. Apre alla speranza di dare alla nostra vita, anche se disperata, un significato pieno di umanità autentica, di amore e di servizio per il bene comune: la speranza di fare della nostra vita un qualcosa di bello, di portare avanti una missione capace di diffondere questa gioia con un entusiasmo tale da contagiare altre persone ad accoglierla e viverla.

La gioia “piena” di cui parla Gesù non è soltanto emozione, anche se la percepiamo come tale, e non può neppure essere raggiunta “pienamente” una volta per sempre; è soprattutto apertura a nuove possibilità di realizzare uno stile di vita orientato dal desiderio di operare scelte di senso nelle nostre relazioni.
La gioia cristiana è il respiro di Dio che infonde entusiasmo da cui nasce il rigore di una predicazione evangelica orientata alla responsabilità di chi, proprio perché si sente amato da Dio, è spinto ad amare molto, un amore sempre e continuamente alimentato dalla gioia dell’evangelo.