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Il divino e le donne delle diverse religioni

Quel divino che si incarna e respira tra donne di diverse religioni* (2022) è un agile libretto edito dalle Edizioni San Lorenzo e curato da Paola Cavallari, fondatrice e fino a pochi giorni fa presidente dell’“Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne” (Oivd). Il libro è il frutto di un convegno realizzato come webinar il 5 ottobre 2020 (quindi in piena pandemia) proprio dall’Oivd in collaborazione con l’associazione Lirec, cioè il Centro Studi sulla Libertà di religione, credo e coscienza. Lo scopo, raccogliere le testimonianze di sette donne, appartenenti alle più importanti confessioni religiose, testimonianze relative al loro rapporto con le fedi di appartenenza e con le istituzioni che queste fedi vogliono o pretendono di rappresentare.

Le sette relatrici (nell’ordine riportato nel testo) sono Paola Cavallari per la Chiesa cattolica, Franca Eckert Coen per l’Ebraismo, Mariangela Angela Falà per il Buddhismo, Svamini Hamsananda Ghiri per l’Induismo, Susanna Giovannini per i Pentecostali, Marisa Iannucci per l’Islamismo e infine Gabriela Lio per la Chiesa evangelica battista. Il rapporto che ne emerge è fatto dalle luci rappresentate dalla sincerità con cui tali donne vivono la propria esperienza religiosa del divino e dalle tante, troppe ombre che ancora il patriarcalismo allunga su ogni religione istituzionalizzata. Forse solo in ambito protestante cristiano le donne hanno potuto intraprendere un percorso di reale emancipazione potendo divenire protagoniste e accedere a ruoli di responsabilità e in particolare al ruolo di pastore. L’emarginazione, la subordinazione quando non la violenza altrimenti attraversano trasversalmente tutti gli ambiti religiosi.

Come spiega bene Paola Cavallari nel suo saggio introduttivo l’emarginazione della donna è ben descritta dallo stereotipo della “cura”, quel ruolo tanto svilito che dovrebbe essere l’unico ambito di competenza della donna. Svilito perché la debolezza e la vulnerabilità vengono intese come colpa e come peccato (si veda soprattutto il caso cattolico) e non come intrinseca costituzione di un essere umano che al contrario si nutre di un malinteso concetto di forza, di potenza e di dominio da cui derivano il patriarcalismo e tutte quelle forme di violenza e di sopraffazione di cui la donna è una delle prime vittime, insieme alla Natura. Perché la violenza contro le donne, i femminicidi, non rappresentano un’emergenza, come il mainstream vorrebbe far credere, ma una situazione strutturale.

In realtà spesso gli Scritti Sacri di ogni religione, espressione della pluralità della Parola divina, sono molto più aperti e liberarti delle società che se ne sono fatte interpreti. Parlano di giustizia e di uguaglianza. È così per la Bibbia ebraica e poi cristiana, per il Corano islamico, per i testi buddisti e per quelli induisti. Le sette relatrici sottolineano bene questi aspetti, evidenziando come sia il filtro interpretativo, modellato su pregiudizi e stereotipi del tutto umani, delle varie culture a essere la causa della violenza in tutte le sue forme.

Diventa quindi emblematico quel percorso liberante e di emancipazione intrapreso, come accennato, da decenni nel mondo protestante cristiano e ben descritto dalla pastora battista Gabriela Lio. La Fdei (Federazione delle donne evangeliche italiane) si fa ottima interprete della teologia femminista e femminile, dove la Sapienza, la Sophia, è immagine del femminile che vede il divino come relazione e non come qualcosa di dogmatico e autoritario (la tanto criticabile visione onnipotente di Dio, nda). Partendo da questi presupposti la Fdei si adopera molto nel concreto per combattere la violenza di genere attraverso un’opera di sensibilizzazione con progetti e pubblicazioni. Purtroppo in altri contesti religiosi i traguardi raggiunti anche con fatica in ambito protestante sono ancora ben lontani. Ma credo che costituiscano un ottimo modello da seguire per quelle realtà religiose che sapranno percepirli.

* P. Cavallari (a cura di), Quel divino che si incarna e respira tra donne di diverse religioni. Reggio Emilia, Edizioni San Lorenzo, 2022, euro 13,00.