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Coprire l’altare durante il Tempo di Passione, tradizione antica

Chemnitz in Germania sarà la Capitale europea della cultura nel 2025 insieme al tandem Gorizia – Nova Gorica . Ci sono già diverse campagne artistiche avviate nella regione. Una di queste è stata lanciata dalle chiese evangeliche e cattoliche durante la Quaresima di quest’anno.

Michael Morgner ha incollato insieme decine di rettangoli di carta velina sottilissima. Utilizzando lastre da stampa, il rinomato artista nativo proprio di Chemnitz ha applicato colori terrosi – toni chiari e scuri – dall’ocra al marrone. Il risultato è un’opera di circa cinque metri per nove, un cosiddetto panno quaresimale.

La scintillante carta gigante è attualmente appesa sopra l’altare della cattedrale di Freiberg, a quasi 40 chilometri da Chemnitz. Quando il vento soffia nella chiesa tardo-gotica, il panno fruscia dolcemente. I teli quaresimali risalgono probabilmente alla cortina del tempio ebraico di Gerusalemme. Durante il periodo della Passione, tradizionalmente coprono l’area dell’altare nelle chiese e nascondono le rappresentazioni pittoriche di Gesù Cristo.
Durante i 40 giorni che vanno dal mercoledì delle Ceneri all’inizio della domenica di Pasqua, si tratta anche di un digiuno visivo. L’usanza di coprire l’altare durante la Quaresima cristiana è nota da oltre 1.000 anni. Ha avuto il suo massimo splendore nel Medioevo. In alcuni luoghi è praticata ancora oggi.

Si tratta di un rito molto antico, risalente probabilmente al secolo IX, che, pur non essendo più obbligatorio, rimane permesso e praticato in alcune comunità, in Germania soprattutto. Una velatura per suggerire ai fedeli un più intimo rapporto con la parola, con l’annuncio della Passione, svincolato da immagini visive, ma improntato a una profonda spiritualità

L’opera serica di Morgner fa parte del progetto artistico “Passion” nell’ambito del cosiddetto “Purple Path”, un percorso di scultura e arte della Capitale europea della cultura Chemnitz 2025.
Nel 2024 e 2025 sono previste altre azioni durante la Passione e la Quaresima. Attualmente si stanno selezionando le chiese di Chemnitz e dintorni, spiega il pastore della Capitale della Cultura Holger Bartsch. L’anno prossimo ci sarà un massimo di cinque posti. In totale sono previsti circa dodici teli quaresimali, progettati con i mezzi della pittura, del disegno, della fotografia o come installazione.

«Vogliamo rivolgerci ad artisti regionali, ma anche di fama nazionale», dice Bartsch. Con il rivestimento dell’altare si onora uno spazio sensibile e allo stesso tempo centrale dell’edificio ecclesiastico. Le opere d’arte attirano l’attenzione su questo centro in modo particolare. Non ci sono specifiche per il design delle opere, dice Bartsch. Il termine religioso “Passione” comprende anche la passione artistica.
Morgner per il telo quaresimale ha utilizzato la più sottile carta velina disponibile. L’intera opera pesa solo un chilogrammo. Le pieghe delle foglie di seta simboleggiano le cicatrici della vita. Il gradiente di colore va dal buio in basso alla luce in alto, sinonimo della resurrezione di Gesù e della vastità del cielo.

Se questa è tradizione che affonda le radici nella storia del Cristianesimo, negli scorsi anni vi avevamo invece raccontato le installazioni che l’artista Giovanni De Cara aveva collocato in molte chiese anche protestanti in Italia nel corso del 2018 soprattutto. In quell’occasione erano state le coperte termiche dorate, quelle utilizzate per riscaldare le persone migranti soccorse in ipotermia durante le traversate del Mediterraneo, a formare un enorme drappo appeso poi sui portoni degli edifici, per richiamare l’attenzione sul dramma umanitario in corso allora e in corso ancora oggi.