istock-1399582867

Occorre più audacia nel contrastare la crisi del costo della vita

I politici devono intraprendere «azioni più coraggiose» per affrontare le cause strutturali della crisi del costo della vita: è quanto si legge in una lettera aperta firmata da oltre 40 rappresentanti di diverse comunità di fede, tra cui l’ex arcivescovo di Canterbury, Baron Williams di Oystermouth, e il segretario generale di Churches Together in England (Cte), il vescovo Mike Royal.

Denunciando il rischio per milioni di persone di non potersi permettere un tenore di vita dignitoso, i leader affermano che la carità da sola non basta a risolvere la crisi del costo della vita e che servono volontà politica e più sostegno su energia e redditi. Chiedono inoltre una «rivalutazione morale» del sistema fiscale che vedrebbe i ricchi pagare tasse più alte per finanziare il crescente sostegno ai bisognosi.

La lettera aperta è stata inviata al primo ministro Rishi Sunak e al leader dell’opposizione sir Keir Starmer prima della presentazione del bilancio di primavera da parte di Jeremy Hunt che avverrà il 15 marzo.

La mobilitazione dei rappresentanti delle diverse comunità di fede è stata coordinata dalla campagna Stop the Squeeze, una coalizione che riunisce decine di enti di beneficenza tra cui Oxfam, Save the Children e Christians Against Poverty. «Con un numero record di miliardari, il Regno Unito non è mai stato così a suo agio con la estrama ricchezza di alcuni, mentre gli standard di vita per la maggior parte delle persone sono in netto calo», si afferma nella lettera.

Il vescovo Royal ha dichiarato: «Le nostre comunità stanno facendo tutto il possibile per sostenere coloro che lottano contro la crisi del costo della vita, ma la carità da sola non può risolvere problemi economici strutturali come redditi bassi e un sistema energetico problematico. È tempo di riformare il sistema fiscale in modo che chi ha le spalle più larghe paghi la sua giusta quota».