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Il patriarca della Chiesa Ortodossa Siriaca in visita ad Antiochia distrutta dal terremoto

Il 20 febbraio 2023, il patriarca della Chiesa Ortodossa Siriaca di Antiochia e di tutto l’Oriente Mor Ignatius Aphrem II è arrivato ad Antiochia, la storica capitale del Patriarcato, dove i discepoli di Cristo per la prima volta sono stati chiamati cristiani (Atti degli Apostoli, 11:26), per una visita a seguito del doloroso e devastante terremoto che ha colpito la regione lasciando grande devastazione, migliaia di vittime e feriti.

Il patriarca e la delegazione hanno visitato le strutture in giro per la città devastata mentre visitavano chi è stato colpito da questo disastro. Ad Antiochia ha anche incontrato il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan, in visita sui luoghi del disastro.

Ignatius ha visitato le chiese distrutte e danneggiate, e si è soffermato in particolare presso la storica chiesa di San Pietro, considerata il luogo in cui proprio Pietro predicò per la prima volta il Vangelo ad Antiochia. Il patriarca ha offerto preghiere per il conforto di tutte le vittime di questo terremoto, per porgere cordoglio e conforto ai cuori dei parenti e delle famiglie, chiedendo una pronta guarigione di tutti i feriti, per sostenere tutte le vittime e i membri di tutte le squadre di soccorso che lavorano per aiutare cittadini e rifugiati.

Antiochia è una delle quattro sedi apostoliche della cristianità (insieme a Gerusalemme, Roma ed Alessandria). Nel 33 vi si recò a predicare San Pietro, il quale fu anche il primo vescovo della città dal 42 al 54, anno del suo trasferimento a Roma. La Chiesa di Antiochia crebbe in importanza sia per la fama del suo santo fondatore, sia perché Antiochia era una delle città più importanti dell’Oriente romano, seconda per dimensione solo ad Alessandria d’Egitto. Il concilio di Nicea I (325) riconobbe Antiochia come sede di patriarcato, assieme a Roma e Alessandria d’Egitto.