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Terremoto in Turchia. Prime azioni e reazioni da parte delle chiese

Un terremoto devastante ha colpito questa mattina la Turchia (4:17 ora locale, le 2:17 in Italia). Il bilancio dei morti è in continuo aumento. Migliaia i feriti, case crollate e soccorsi al lavoro, fra continue scosse di assestamento.

ACT-Alliance, braccio umanitario di chiese protestanti e ortodosse, sta monitorando la situazione in Turchia e Siria. «Faremo una valutazione dei bisogni e risponderemo in modo appropriato. Preghiamo per tutti coloro che sono stati colpiti da questo terremoto» twitta l’agenzia.

Tra le prime reazioni provenienti da autorità religiose, quella dell’arcivescovo anglicano di Canterbury, Justin Welby, che scrive: «È terribile ascoltare le notizie in corso sul devastante terremoto in Turchia. Prego per le vittime, le loro famiglie e per tutti coloro che lavorano per salvare chi è intrappolato sotto le macerie».

Action by Churches Togheter (ACT) Alliance è un’agenzia umanitaria globale che riunisce circa 140 chiese e organizzazioni religiose che lavorano insieme in oltre 125 paesi. Ha effettuato 500 interventi umanitari di emergenza negli ultimi 10 anni, sostenendo fra l’altro sopravvissuti a disastri e conflitti. La sua nascita si deve in particolare ad accordi e collaborazioni fra il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) e la Federazione luterana mondiale (FLM).