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Calo dei membri nella Chiesa episcopale degli Stati Uniti

La Chiesa episcopale degli Stati Uniti ha continuato a subire un calo dei membri e della partecipazione al culto nel corso del 2021: è quanto emerge dalle statistiche ufficiali sulla frequenza media settimanale al culto e sui membri battezzati che la Chiesa episcopale ha pubblicato la scorsa settimana.

Secondo i numeri, la denominazione conta circa 1,678 milioni di membri battezzati: quasi 60.000 in meno rispetto ai 1,736 milioni registrati nel 2020; e circa 400.000 in meno rispetto al 2012, quando la principale denominazione protestante contava oltre 2 milioni di membri battezzati.

Anche la partecipazione media domenicale è stata in calo: il 2021 ha registrato una media di circa 312.000 partecipanti al culto, rispetto ai circa 483.000 del 2020.

Anche i numeri di presenze del 2021 sono in netto contrasto con il 2019 – ultimo anno prima che la pandemia di Covid-19 e i successivi lockdown avessero effetto sui numeri – quando si sono registrate oltre 547.000 presenze medie domenicali.

Nell’annunciare le statistiche il 22 novembre scorso, l’Episcopal News Service ha sottolineato che alcuni dei numeri riportati «lasciano ancora spazio all’ottimismo».

«Il numero di membri battezzati attivi, sebbene in calo di oltre il 3% per il secondo anno consecutivo, è in linea con le recenti tendenze storiche, che mostrano un declino più graduale rispetto ad altre denominazioni protestanti principali», ha affermato ENS.

Secondo alcuni, il graduale declino dei membri e della partecipazione media al culto registrata negli ultimi anni è dovuto in parte alla svolta teologica progressista avvenuta nella denominazione. Quando la Chiesa episcopale ha infatti ordinato Gene Robinson, come primo vescovo apertamente gay nella storia della denominazione nel 2003, decine di congregazioni hanno lasciato la denominazione per protesta.