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Siviglia promuoverà «L’impronta protestante nella città del XVI secolo»

Nel corso di una riunione presso gli uffici del Comune di Siviglia, è stata approvata l’ideazione di un itinerario del protestantesimo a Siviglia quale percorso culturale che tratta una parte poco conosciuta, e spesso dimenticata, di una fetta molto importante della sua storia.

Il progetto è nato dal cuore del Consiglio evangelico autonomo dell’Andalusia, rappresentante legale delle chiese evangeliche presso il governo andaluso (con il quale ha firmato un protocollo di collaborazione il 24 maggio). Il suo ideatore e coordinatore è Antonio Simoni, presidente del Consiglio evangelico provinciale di Cordoba, storico e professore di Storia protestante presso la Facoltà di Teologia delle Assemblee di Dio a La Carlota (Cordoba). È patrocinato dall’Alleanza evangelica spagnola, rappresentante degli evangelici spagnoli nelle Alleanze evangeliche europee (con rappresentanza a Bruxelles) e mondiali.

L’incontro con i rappresentanti comunali sivigliani si è svolto nelle scorse settimane, alla presenza di Juan Carlos Cabrera (vicesindaco), José Antonio Fernández (direttore generale del patrimonio storico) e Cristóbal López (consigliere comunale e segretario generale di Cristianos Socialistas).

Da parte evangelica, la presentazione del progetto è stata fatta da Antonio Simoni (presidente del Consiglio evangelico provinciale di Córdoba), accompagnato da una parte del Consiglio evangelico provinciale di Siviglia (Antonio Gordillo, Manuel Lauriño e Jesús Ramírez).

L’appoggio dei rappresentanti del consiglio comunale all’itinerario protestante è stato totale, accogliendo sia l’interesse storico e culturale, sia i già citati aspetti della convivenza plurale nella Siviglia di oggi. Si lavorerà a una brochure del percorso, se ne elaboreranno a fondo i contenuti, per poi presentarla ufficialmente (nel gennaio 2023) ai media e alla società con il sigillo del Comune, anche se la gestione del percorso resterà nelle mani del Consiglio evangelico regionale.

Qualche mese fa, la Plenaria del Comune di Siviglia ha approvato l’intitolazione di nuove strade e piazze della città a figure femminili rilevanti della storia della città.

Tra le candidature, nel Distretto Est-Alcosa-Torreblanca, sono state scelte figure della Riforma spagnola del XVI secolo, in particolare donne perseguitate e condannate dall’Inquisizione. Così, strade e piazze della città sono ora intitolate a María de Virues, Isabel de Baena, María de Bohórquez e Francisca de Chaves, morte per non aver rinnegato la loro fede. Anche al teologo, processato e condannato a morte dall’Inquisizione Juan Gil è dedicata anche una strada.

Molti conoscono l’epoca dell’intolleranza e della persecuzione degli “eretici” da parte della cosiddetta Santa Inquisizione, ma pochi sanno l’enorme impatto che (nonostante ciò) eminenti sivigliani che abbracciarono la fede protestante ebbero non solo sotto l’aspetto religioso, ma anche culturale, sociale e di difesa delle libertà. Tutto questo ha lasciato un segno evidente sulla città, che ora viene salvata dall’oblio.

Secondo i suoi promotori, la visione di questo itinerario storico e culturale è quella di sanare e normalizzare una parte importante della storia della Spagna, integrandola nella mappa culturale di Siviglia e della Spagna di oggi.

Indubbiamente, questo itinerario protestante sivigliano sarà un’iniziativa culturale innovativa che completerà e arricchirà l’attuale offerta culturale, oltre ad essere un esempio di tolleranza e coesistenza, come è già stato fatto a Valladolid, seguendo la storia de “L’eretico” di Miguel Delibes. E con la stessa ispirazione, il monumento municipale eretto al monaco spagnolo Casiodoro de Reina a Santiponce, da dove fuggì per sfuggire all’Inquisizione dopo aver abbracciato la fede riformata; fu poi il primo traduttore della Bibbia in spagnolo dai testi originali, un gioiello che l’accademico e scrittore Antonio Muñoz Molina equipara al Don Chisciotte di Cervantes.

 

Immagine: Autodafé a Siviglia