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Il Consiglio nazionale delle Chiese Usa denuncia l’attacco a Salman Rushdie

Il Consiglio nazionale delle Chiese cristiane degli Stati Uniti (Ncc) si dice «scioccato e rattristato dall’aggressione allo scrittore Salman Rushdie. Il fatto che l’aggressione abbia avuto luogo presso la Chautauqua Institution, un tesoro nazionale dedicato allo scambio di idee e all’impegno nelle arti, è particolarmente angosciante».

Originariamente legata alla Chiesa Metodista Unita, l’istituzione ha ora molteplici presenze cristiane e interreligiose. Ogni estate, i suoi programmi sono frequentati da migliaia di persone desiderose di immergersi in questo ambiente bucolico e intellettualmente stimolante.

L’ Ncc vanta una lunga collaborazione con la Chautauqua Institution. L’ex segretario generale della Ncc, la dottoressa Joan Brown Campbell, dopo aver lasciato il Consiglio delle chiese all’inizio degli anni 2000, ha assunto l’incarico di direttore del programma di religione presso l’istituto. In questo ruolo ha tenuto per molti anni conferenze e programmi stimolanti per il campus. L’attuale segretaria generale e presidente ad interim del Ncc, la vescova Vashti Murphy McKenzie, ha servito come predicatrice dell’istituto per diverse estati. Riflettendo su questo tragico incidente, ha dichiarato: «Chautauqua è un luogo bello e sereno dove si ha l’opportunità di sperimentare un vibrante mix di idee, sia in competizione che stimolanti. È vergognoso che la sua serenità sia stata violata in questo modo». 

Nell’attacco è stato ferito anche Henry Reese, moderatore previsto della discussione, che doveva riguardare gli Stati Uniti come rifugio per scrittori e artisti in esilio. Reese, cofondatore di City of Asylum, un programma di residenza per scrittori che vivono in esilio sotto la minaccia della persecuzione, ha riportato una ferita alla testa nell’attacco.

L’Ncc, insieme ai partecipanti alla conferenza del venerdì mattina che hanno assistito alla tragedia, «prega per il recupero della salute di Rushdie e di Reese, per il recupero mentale, emotivo e spirituale di coloro che hanno assistito a questo terribile evento e per la pace dell’intera comunità».