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L’impegno e gli storici legami della Chiesa riformata ungherese in Ucraina

A causa della guerra in Ucraina, le vite umane sono a rischio, le persone mancano di forniture di base e sono state costrette a lasciare le loro case. Gli sfollati interni hanno raggiunto la parte occidentale dell’Ucraina e i rifugiati stanno arrivando in Ungheria in numero crescente. L’Hungarian Reformed Church Aid, il braccio sociale della Chiesa riformata ungherese sta fornendo una risposta di emergenza dal primo giorno, anche per gli storici legami che legano i due lati dei Carpazi: in Ucraina vive una folta componente di origini ungherese. 

La Chiesa riformata in Transcarpazia, la più grande organizzazione della minoranza di lingua ungherese nella regione occidentale dell’Ucraina che conta 65.000 membri (su una popolazione di circa 130.000 persone di etnia ungherese), ha invitato i rifugiati e gli sfollati interni provenienti dall’Ucraina centrale e orientale per un culto e una preghiera tenuti in ucraino. L’evento ha avuto luogo nella chiesa locale di Beregszász/Berehove. Ferenc Taracközi, pastore della congregazione, ha predicato il Vangelo e il vescovo Sándor Zán Fábián, ha offerto una preghiera per la pace. La diaconia riformata ungherese ha accolto coloro che cercano rifugio e riparo nella regione fin dal primo giorno di guerra. I volontari sostengono le persone in movimento, quelle dirette in Ungheria e in coda al confine e quelle che rimangono nel paese nella speranza che le crudeltà della guerra risparmino almeno la parte occidentale dell’Ucraina.

Ungheresi e ucraini hanno pregato e ascoltato insieme la parola di Dio e il messaggio incoraggiante domenica pomeriggio anche a Csongor, sempre inTranscarpazia, riferisce la pagina della comunità della Chiesa. Con l’arrivo di molte persone dall’interno dell’Ucraina in Transcarpazia, la comunità riformata locale ha deciso che era il momento di pregare per la pace insieme ai rifugiati fuggiti nelle loro case.

26.000 euro sono stati finora depositati sul conto del Centro Diaconale della Chiesa Cristiana Riformata in Slovacchia per aiutare i rifugiati a seguito di una campagna di raccolta fondi lanciata all’inizio di questo mese, riferisce il team di gestione della crisi istituito dalla presidenza della chiesa su www.reformata.sk. La scorsa settimana, in collaborazione con l’Hungarian Reformed Church Aid, circa dieci tonnellate di cibo e altre donazioni sono state consegnate oltre il confine con l’Ucraina, a sette diverse località, comprese due case per bambini che ricevono i rifugiati dall’Ucraina centrale.

La congregazione riformata di Abaújvár sul confine ungherese-slovacco sta ospitando diverse famiglie in fuga dalla Transcarpazia, Ucraina. Il ristorante comunitario della vicina congregazione riformata di Göncruszka, fondata due anni fa, sta offrendo loro cibo cucinato, secondo la pagina Facebook della comunità di Abaúj.

A domenica mattina 13 marzo, il peso totale delle donazioni in natura distribuite dall’Hungarian Reformed Church Aid aveva raggiunto quasi 200 tonnellate. Di questa quantità, 82 tonnellate sono state trasferite in Transcarpazia per aiutare gli ungheresi dall’altra parte del confine e le persone che sono fuggite dall’Ucraina interna. Sempre più volontari registrati lavorano con loro ogni giorno. Sabato, quasi 1.200 di loro stavano lavorando nei centri dove HRCA sta offrendo assistenza alle persone in movimento.

50 tonnellate di farina sono state consegnate alla Transcarpazia attraverso il programma “Pane per gli ungheresi”. Questa è stata la prima consegna di aiuti da parte degli agricoltori e ne seguiranno altre, dato che ci sono già problemi di approvvigionamento nell’Ucraina occidentale. La Chiesa riformata in Transcarpazia farà in modo che la donazione raggiunga i bisognosi, per i quali è letteralmente un dono che salva la vita, riferisce la televisione pubblica ungherese. Béla Nagy, l’anziano capo della Chiesa riformata in Transcarpazia e direttore del centro diaconale di Berehove, ha detto che non può esprimere a parole cosa significa questo aiuto per loro. Il programma del pane si è impegnato ad aiutare a nutrire le decine di migliaia di persone che rimangono nella regione in regime di insicurezza alimentare. István Jakab, presidente dell’Associazione dei gruppi di agricoltori ungheresi (MAGOSZ) e delle cooperative, ha anche annunciato che altre 10 tonnellate di cipolle e la stessa quantità di verdure, prodotti secchi e carne saranno consegnati oltre il confine.

Finora, 3.467 volontari si sono registrati presso l’Hungarian Reformed Church Aid, secondo un rapporto pubblicato dall’organizzazione lunedì mattina 14 marzo. I professionisti e i volontari della Chiesa stanno attualmente lavorando in nove località principali. Sono anche in contatto con molte chiese e donatori. Finora hanno aiutato 131.369 persone. 

L’operazione della diaconia ungherese in numeri, aggiornati al 14 marzo

Informazioni richieste: 1474 persone

Trasporto richiesto: 175 persone

Alloggio richiesto: 106 persone

Assistenza per la salute mentale: 5 persone

Assistenza medica: 210 persone

Pasti, bevande: 1159 persone

Prodotti per l’igiene e l’infanzia: 364 persone

Coperte: 142 persone

Numero di persone in servizio: 135 persone, volontari: 111, operatori sanitarii: 4, interpreti: 30