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Comunità riparatoria, continua l’impegno del Centro diaconale “La Noce” di Palermo

Giovedì 10 febbraio il Centro Diaconale “La Noce” – Istituto Valdese, rappresentato dalla direttrice Anna Ponente, e il Comune di Palermo, rappresentato dall’assessora alla cittadinanza solidale Maria Cinzia Mantegna, hanno rinnovato un protocollo d’intesa per “La promozione di interventi per una Comunità Riparatoria”. Presenti anche la coordinatrice di Casa “Vale la Pena” Piera Buccellato, e le assistenti sociali dell’Unità Organizzativa Mediazioni e Giustizia Riparativa, la responsabile Dorotea Passantino e Tania Randazzo.

Un impegno a continuare la collaborazione con l’Unità Organizzativa Mediazioni e Giustizia Riparativa nell’ambito dei percorsi riparativi e delle attività di mediazione dei conflitti.

Casa “Vale la Pena” è un progetto del centro diaconale “La Noce” pensato insieme all’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (Uepe) di Palermo e finanziato grazie alla sensibilità della Federazione delle Chiese Evangeliche Svizzere (Heks) e da una quota dell’8 per mille delle Chiese Valdesi e Metodiste, che prevede principalmente un servizio di ospitalità abitativa per cinque persone che provengono dall’area penale. 

Nello specifico si tratta di persone in affidamento all’ Ufficio di Esecuzione Penale Esterna, la cui permanenza massima è fissata in 12/18 mesi e non può essere prolungata.

Casa Vale La Pena intende adoperarsi per promuovere percorsi formativi e, laddove è possibile, lavorativi e di volontariato. 

In sinergia si continuerà a lavorare all’implementazione di una Comunità Riparatoria in cui ogni cittadino/a diverrà attore delle soluzioni delle varie forme di conflitto e della ricostruzione del patto di cittadinanza rotto dalla commissione di reati. Si tratta di un modello di giustizia che coinvolge oltre al reo anche la vittima e la comunità, al fine di promuovere la riparazione del danno, la riconciliazione fra le parti e il rafforzamento del senso di sicurezza collettivo.

Grazie ad un’équipe integrata, formata da operatori della unità operativa Mediazioni e Giustizia Riparativa e del Centro Diaconale “La Noce”, si darà continuità alle attività di sensibilizzazione del territorio, promuovendo occasioni pubbliche, convegni, seminari e dibattiti sulla cultura della legalità, sui diritti delle vittime e sulla prevenzione della vittimizzazione secondaria, potenziando inoltre lo “Sportello di ascolto per le vittime di reato nella Città di Palermo”.

Azione di intervento centrale sarà inoltre quella educativa, che trova espressione nell’alfabetizzazione al conflitto come processo di crescita dei minori e della loro esperienza d’apprendimento: un percorso di cittadinanza e convivenza civile che ha l’ambizione di trasformare un territorio in comunità solidale. Un accordo che rinnova l’impegno verso un cambiamento di paradigma sociale basato sulla cura dei legami e sull’educazione alla mediazione e al dialogo come strumento di risoluzione dei conflitti.

 

Nella foto la direttrice del Centro diaconale “La Noce”, Anna Pontente, firma il protocollo d’intesa