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Le Ong canadesi non possono operare in Afghanistan

Act-Alliance, coalizione mondiale di oltre 150 chiese e organizzazioni in oltre 140 paesi, ha esortato il primo ministro Justin Trudeau a rimuovere le barriere legali che impediscono alle agenzie umanitarie canadesi di fornire «assistenza umanitaria neutrale e imparziale» a circa 24 milioni di afghani che stanno morendo di fame.

Le misure antiterrorismo e altre leggi interne vietano alle agenzie umanitarie canadesi di fornire aiuti al popolo afghano. 

Il Codice penale e altre disposizioni rendono infatti reato penale «mettere a disposizione proprietà o servizi finanziari o altri servizi correlati» che potrebbero avvantaggiare un gruppo terroristico. 

I talebani, che hanno preso il potere in Afghanistan lo scorso agosto 2021, sono appunto nell’elenco delle entità terroristiche dell’Antiterrorismo.

Barriere legali che di fatto «impediscono alle agenzie umanitarie di poter fornire assistenza, nonostante la loro capacità e il loro profondo desiderio di farlo», afferma Act-Alliance. 

«Il Canada cerca di aggirare questi vincoli fornendo aiuti attraverso le agenzie delle Nazioni Unite, ma questo non risolve il problema delle agenzie umanitarie canadesi». 

Act-Alliance afferma poi che i membri delle organizzazioni «sono profondamente turbati del fatto di non poter essere messi nelle condizioni di rispondere alla crisi umanitaria» a causa di questi vincoli legali.

«Primo Ministro – ha scritto l’associazione cristiana lo scorso 31 gennaio –, abbiamo bisogno del suo aiuto per poter sostenere la popolazione afghana e abbiamo bisogno di garanzie per fornire assistenza sanitaria e cibo, senza ripercussioni o rischi […]. Desideriamo – si legge ancora –  continuare ad aiutare l’Afghanistan attraverso la nostra assistenza umanitaria e a poter lavorare anche con i nostri partener internazionali a garanzia dei diritti umani e democratici a favore di donne, ragazze e minoranze».

Il segretario generale dell’Associazione cristiana mondiale per la comunicazione (Wacc) Philip Lee è stato uno tra i leader delle Ong a firmare la lettera. Wacc è infatti membro di Act-Alliance.

Da quando i talebani hanno preso il potere circa il 55%  (una persona su tre) della popolazione afghana soffre la fame e due milioni di bambini sono malnutriti; sono i dati del Programma alimentare mondiale (Wfp) delle Nazioni Unite. 

I rapporti delle Nazioni Unite affermano anche che ben il 97% della popolazione potrebbe scendere al di sotto della soglia di povertà nel 2022.